| ![]() | ![]() |
Bologna, 21/10/2011
|
Questa in sintesi la risposta dell'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini alla domanda d'attualità del consigliere Manes Bernardini (Lega Nord). La domanda d'attualità del consigliere Manes Bernardini (Lega Nord): "Il sottoscritto Consigliere Comunale Manes Bernardini con riferimento agli articoli di stampa pubblicati dai quotidiani locali e di seguito allegati chiede di conoscere lo stato dell'arte del progetto della stazione il cui concorso internazionale per la progettazione è stato vinto dall'architetto giapponese Arata Isozaki; se i costi complessivi stimati nel 2008 per la realizzazione dell'opera sono i medesimi ed in caso di risposta negativa si chiede di sapere a quanto ammonta attualmente la stima." La risposta dell'assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini: "Per quanto riguarda il punto 1 è bene considerare che i lavori attorno alla stazione di Bologna centrale stanno proseguendo nel rispetto degli accordi stipulati tra 2006 e 2007 tra Comune, Provincia e Regione con il gruppo Ferrovie dello Stato. La trasformazione allora prefigurata si sta realizzando gradualmente, attraverso il successivo completamento di differenti progetti: 1. il progetto di restauro della stazione storica (opere interne e opere infrastrutture esterne); 2. il progetto di realizzazione della nuova fermata sotterranea della linea ad alta velocità; 3. il progetto di realizzazione del nuovo complesso integrato di stazione, quello che chiamiamo appunto il progetto di Arata Isozaki, vincitore di un concorso internazionale I medesimi accordi hanno posto le basi per la trasformazione urbanistica delle aree ferroviarie dismesse nella parte centrale della città, che potrà essere realizzata previo inserimento in uno o più Piani operativi comunali (accenno subito all'area del Ravone perchè poi chiuderò su questo). Il progetto prevede l’integrazione della stazione storica, vincolata come bene culturale, edificio già destinato alla realizzazione di due progetti approvati e finanziati dallo Stato (Legge-Obiettivo): il progetto di restauro e rifunzionalizzazione degli edifici storici della stazione e il progetto di intervento sulle infrastrutture prospicienti il lato sud della stazione. Gli interventi sono progettati e realizzati da Grandi Stazioni. I lavori di riqualificazione interessano oltre 12.000 mq di superfici interne. Il piano prevede quattro aree di intervento: il restauro e il recupero architettonico dell'edificio, in collaborazione con la Soprintendenza, il miglioramento dei flussi attraverso la realizzazione di nuovi sottopassi, ascensori e scale mobili, la creazione di nuove aree al pubblico per i servizi e l'installazione di nuove tecnologie anche a supporto della sicurezza degli ambienti. Il costo totale preventivato per il restauro è di 14 milioni di euro, la durata dei lavori 24 mesi (dovrebbero essere completati entro la fine del 2012). Le opere infrastrutturali esterne (di cui non si parla negli articoli trasmessi ma che sono molto importanti) prevedono un parziale interramento di viale Pietramellara con un unico senso di marcia, l'integrazione del sistema dei sottopassi con la realizzazione di una nuova uscita in piazza XX Settembre e la creazione di un parcheggio interrato a un livello, con 110 posti auto e 22 posti moto. Il costo stimato è di 24 milioni di euro, con una durata prevista di 40 mesi. E’ stata attivata nel giugno 2011 la conferenza dei servizi per l'approvazione della variante al progetto precedentemente approvato, variante i cui contenuti sono già stati concordati tra Grandi Stazioni, amministrazioni locali e Soprintendenza. La fermata della linea ad alta velocità, è in corso di realizzazione da parte di RFI in base al progetto di Bofill. I lavori sono in fase avanzata di realizzazione, e se ne prevede il completamento entro la fine del 2012 per quanto riguarda la continuità della linea passante, ma senza fermata; nel giugno 2013 dovrebbe essere attivata la fermata a Bologna e quindi completato il progetto AV. Il costo complessivo stimato per i lavori relativi all’attraversamento sotterraneo di Bologna e alla conseguente riorganizzazione del nodo ferroviario bolognese è di 1,9 miliardi di euro. L’Accordo procedimentale relativo al concorso di progettazione per il “Nuovo complesso integrato” di stazione è stato siglato il 20 giugno 2007, il bando di concorso pubblicato nel luglio 2007, il vincitore scelto nel giugno 2008 (Arata Isozaki, a capo del gruppo di progetto formato con Ove Arup & Partners).Il “Nuovo complesso” è considerato l’elemento che integra quelli precedenti raccordando sia la stazione interrata per l'alta velocità con quella a terra per i treni metropolitani e regionali, ma anche integrando meglio le due parti di città che confinano con i binari. Il progetto di Isozaki si propone di ricucire complessivamente la maglia urbana interrotta dalla ferrovia, con la realizzazione di edifici tutti di pari altezza, rapportata a quella delle costruzioni circostanti. Il complesso sarà formato da tre elementi volumetrici, una Piastra, un Tubo e un'Isola, articolati in modo da ospitare tutte le funzioni previste e raccordare fra loro le diverse parti della nuova stazione. Le nuove strutture progettate da Isozaki sono le seguenti: terminal ferroviario + attrezzature commerciali 58.136 mq, Spazi polifunzionali 8.387, Albergo 21.031 mq, Centro sportivo 4.320 mq, Centrale di cogenerazione 5.392 mq; i lavori per la costruzione del complesso avrebbero una durata di 36 mesi ma potranno essere avviati solo successivamente al completamento della fermata AV e compatibilmente con gli altri cantieri previsti nella zona storica della stazione. I costi stimati per la realizzazione del complesso sono pari a circa 300 milioni di euro. Per quanto riguarda il punto 2 ( se non siano lievitati i prezzi) poiché la progettazione dell’opera di Isozaki non ha finora avuto seguito (il progetto di concorso è un progetto preliminare, cui devono seguire i progetti definitivo ed esecutivo, per i quali non è stato finora conferito alcun incarico) non abbiamo aggiornamenti sulle stime dei costi allora redatte. Il gruppo FS ha nel frattempo incaricato un gruppo di imprese per produrre un aggiornamento delle prospettive di fattibilità economica e giuridica degli interventi di trasformazione delle aree ferroviarie e della stazione,in particolare dell'area Ravone, studio attualmente in corso di redazione. E' la condizione per RFI di avere risorse per finanziare il progetto di Isozaki." Il consigliere Bernardini si dichiara insoddisfatto.
|