Bologna, 21/10/2013

CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO DI INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA MIRKA COCCONCELLI (LEGA NORD) SULL'EX CINEMA ARCOBALENO


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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulla destinazione dell'ex cinema Arcobaleno.

"Dopo numerose mie interrogazioni riguardo alla destinazione dell’Ex cinema Arcobaleno, l’Assessore Gabellini ci ha riferito che c’è un accordo tra Mg Cinema e Comune in cui si prevede un processo di riqualificazione e di riuso dei locali: 250 metri del piano superiore verrebbero destinati ad un esercizio commerciale,nettamente separato dai piani inferiori, destinati a cinematografo. Ora che l’accordo è in via di definizione e che si prevedono degli interventi di edilizia di una certa importanza, mi permetto di suggerire all’Assessore di andare a visitare la Sala Manzoni della Biblioteca comunale di Trento, che era un ex cinema ristrutturato, di visitare, ad Arco di Trento, la ristrutturazione dell’ex cinema Impero, nato nel 1912, in pieno liberty asburgico ed a tutt’oggi sede consigliare e laboratorio di Old Cinema , che è una piattaforma nazionale pilota di documentazione e recupero delle sale da cinema «dimenticate».
Una foto giornalista, Ambra Craighero, e una cultural manager, Roberta Bonazza, hanno presentato, alla 70 esima mostra del cinema di Venezia, un docufilm sulla ricerca e ristrutturazione delle sale perdute, avvalendosi anche di collaborazioni prestigiose tra cui Ennio Morricone, Ettore Scola, la Cavani, la Wertmuller, Pupi Avati, Giordano Bruno Guerri e, non ultimo, Giuseppe Tornatore.
Per ora il progetto vanta il censimento delle sale dormienti del Trentino e punta a recuperare almeno una sala per regione,d i pregio artistico o architettonico, per poterne legittimare anche la salvaguardia da parte del Ministero dei beni culturali che, a tutt’oggi, non contempla i vecchi cinematografi. L’interessante progetto si sta estendendo anche in Lombardia, Lazio e Veneto, dove esistono già esempi di riqualificazione, come l’Orchidea di Milano o L’Altino a Padova.
Sarebbe molto interessante valorizzare le tante architetture di vecchi cinematografi dimessi presenti sul territorio comunale, per trasformarle e restituirle, ristrutturate, alla memoria collettiva, coinvolgendo associazioni, l’assessorato alla Cultura, all’ Urbanistica e, perché no, anche i privati, in maniera tale da farle diventare nuovi laboratori creativi, ossia un incrocio fra cultura, tecnologia, urbanistica, istituzioni ed impresa.
Secondo fonti Anec dal 2001 al 2012 hanno chiuso 761 sale, altrettante sono in crisi per la digitalizzazione obbligatoria entro il 2014, pertanto pensare a riqualificare alcune sale, intendendole anche come incubatrici culturali ,non sarebbe male; perché credo che il nostro scorcio di secolo sarà l’ultimo a vedere cinema ancora aperti, dove si respirerà, ancora per poco, il profumo delle vecchie sale, tipo Nuovo cinema paradiso!!!!".
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