Bologna, 27/09/2013
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La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl): "In relazione alla nomina dell'assessore Barigazzi nel gabinetto del Sindaco, chiedo: 1 - se il Sindaco ritenga detta nomina opportuna in un momento di razionalizzazione della spesa pubblica; 2 - quale sarà il costo complessivo a carico del bilancio comunale; 3 - se l'amministrazione abbia in previsione il ricollocamento dell'intera giunta provinciale, sia all'interno dell'Ente, sia delle società collegate/controllate". La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord): "La stampa riporta la notizia che vi sarà un cambio a capo del gabinetto del Sindaco con l'arrivo di un assessore provinciale, Barigazzi, al posto dell'attuale, Castore Arata, cui sarà affidato un compito specifico; a questo proposito chiedo al Sindaco: 1) di sapere quali siano le motivazioni che abbiano spinto il Sindaco a cercare il capo di gabinetto al di fuori della compagine comunale; 2) come mai dalla scelta "politica" (Lombardelli) sia passato ad una scelta "tecnica" (Arata) e a tre mesi dall'avvio della città metropolitana dia una nuova accelerata al progetto e passi nuovamente ad una scelta "politica" (Barigazzi); 3) quali siano le motivazioni che hanno indotto a questa scelta politica che ha sacrificato il tecnico attualmente a capo del Gabinetto (fino al 1 ottobre pv) al quale sarà affidato il compito, si legge sulla stampa, di attuare il progetto metropolitano; 4) come pensa di organizzare il nuovo ufficio di progetto e di chi ritenga di avvalersi, se di tecnici comunali, o di altri politici e con quale criterio li selezionerà o se lasci la scelta al dottor Arata; 5) se ritengano comunque compatibile la nuova nomina con il decreto legislativo 39/13 che vieta di conferire incarichi di vertice a chi sia stato impegnato in un organo politico nei due anni precedenti la nomina e quale sarà l'emolumento del nuovo "funzionario". La risposta del Sindaco Virginio Merola letta in Aula dall'assessore Malagoli: Sul punto 1 chiesto dalla consigliera Cocconcelli: La nomina del dott. Barigazzi rafforza, in vista della costituzione della città metropolitana, le relazioni politico istituzionali con i 60 sindaci chiamati a dare vita alla futura istituzione e quindi ad avere a disposizione competenze politico-amministrative adeguate a questa nuova fase. Sul punto 2 chiesto dalla Consigliera Cocconcelli: Non ci sono scelte tecniche o politiche, ma solo scelte adatte alla fase in cui viviamo e per questo rimando alla risposta precedente. Sul punto 3 chiesto dalla Consigliera Cocconcelli: Il dott. Arata non è stato sacrificato anzi al contrario, perché dovrà occuparsi dell'attuazione dei progetti approvati dal Piano Strategico Metropolitano, dal quale occorre estrarre dai 65 progetti approvati quelli da attuare in questo mandato. Un compito quindi di particolare rilievo, per il quale il dott. Arata ha tutte le competenze e la dedizione necessarie. Sul punto 4 chiesto dalla Consigliera Cocconcelli: Sulla base di una proposta che avanzerà il dott. Arata intendiamo comunque avvalerci di tutti coloro che hanno talento e competenze. Sul punto 5 chiesto dalla Consigliera Cocconcelli e anche in risposta a una domanda del consigliere Facci : La nomina è assolutamente compatibile con il decreto, infatti il Decreto Legislativo n.39/2013 stabilisce l'inconferibilità degli incarichi dirigenziali a soggetti nel biennio precedente abbiano fatto parte degli organi di governo delle province nel cui territorio hanno sede le amministrazioni che intendono conferire quelle specifiche tipologie d'incarico. Dal momento che le norme contenute nel D.Lgs.n.39/2013 hanno di fatto una portata restrittiva dei diritti personali esse non possono essere interpretate in senso estensivo. Ragione per la quale l'inconferibilità degli incarichi dirigenziali non può essere estesa per analogia anche agli incarichi che non hanno natura dirigenziale. Stesso divieto vige per gli incarichi di vertice delle pubbliche amministrazioni. Ma l'art.2 del D.Lgs. n.39/2013 non annovera tra gli incarichi di vertice la figura del Responsabile di Gabinetto. Per il nostro Comune, peraltro, nel rispetto di quanto stabilito dall'articolo citato, sono incarichi di vertice quelli: del Direttore Generale, del Segretario Generale e quelli di Capi Area e Dipartimento. Tutte figure, come si ha modo di riscontrare, di natura dirigenziale. Cosa che il Responsabile del Gabinetto del Sindaco non è. Al Responsabile del Gabinetto spettano un trattamento economico annuale spettante per i dipendenti della categoria professionale D del CCNL del personale non dirigente del Comparto Regioni - Autonomie locali (euro 27.186,87 annui lordi comprensivi dell'indennità di comparto e dell'indennità di vacanza contrattuale) oltre ad un emolumento onnicomprensivo annuale di euro 47.500,00 ai sensi dell'art.90, comma 3, del TUEL. Sul primo quesito posto dal consigliere Facci: Si, è opportuno perché la razionalizzazione della spesa pubblica vedrà nell'istituzione della città metropolitana un passaggio fondamentale in termini di riqualificazione della spesa, di semplificazione burocratica e di valorizzazione del lavoro dei dipendenti pubblici in termini di maggiore efficacia e risparmio dei costi di gestione. Sul punto 2 chiesto dal consigliere Facci ho già risposto. Sul punto 3 chiesto dal consigliere Facci: Assolutamente no e senza nulla togliere alle competenze e alla stima per la giunta provinciale.
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