Bologna, 14/03/2012

BILANCIO 2012: DICHIARAZIONE CONGIUTA COMUNE E ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA ECONOMICHE


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Oggi il Comune di Bologna e le Associazioni di categoria economiche (Unindustria, Ascom, Confesercenti, Cna, Confartigianato, LegaCoop, Confcooperative, Agci e Ance) si sono incontrati per affrontare il tema delle ultime novità relative al Bilancio 2012, che comportano, nel quadro attuale, un ulteriore possibile aggravio di circa 20 milioni di euro, in aggiunta ai 70 milioni di tagli di risorse statali già accertati in precedenza.

Le parti confermano gli obiettivi condivisi nei precedenti incontri, nei quali si sottolineava l’importanza, pure nella difficile emergenza economico-finanziaria, di mantenere e qualificare il sistema dei servizi socio-assistenziali ed educativi e la cura e manutenzione della città, la crescita economica e dell'occupazione.

In particolare convengono che sia necessario svolgere una decisa azione congiunta nei confronti del Governo Monti affinché vengano al più presto affrontate e risolte le seguenti questioni, condivise anche in alcuni emendamenti presentati dall’ANCI al decreto semplificazioni fiscali attualmente in discussione e che l’ANCI stessa sostiene con forza al Tavolo istituzionale con il Governo, per fare rispettare l’impegno del Governo stesso ad una risposta positiva ai problemi sollevati:

1 - Esenzione dall’IMU di tutti gli immobili comunali, indipendentemente dal loro utilizzo per fini istituzionali. Al momento attuale l’assoggettamento ad IMU degli immobili comunali comporterebbe un costo per il Comune di Bologna di circa 12 milioni di euro, tutti a vantaggio dello Stato, di cui quasi la metà relativa agli immobili destinati all’edilizia residenziale pubblica;

2 - Rispetto degli impegni annunciati dal Governo, condivisi anche dalla Regione Emilia-Romagna, per concorrere alle spese straordinarie sopportate dai territori che hanno subìto la calamità naturale connessa alle eccezionali nevicate del mese di febbraio. Nel caso del Comune di Bologna questa emergenza ha comportato un costo addizionale di circa 8 milioni di euro;

3 - Revisione del Patto di stabilità, al fine di rimuoverne gli attuali effetti recessivi e renderlo uno strumento non solo di controllo dei conti pubblici e riduzione del disavanzo e del debito, ma anche di stimolo dell’economia locale. In questo modo il Patto verrebbe riportato alla sua originaria funzione di regolatore degli equilibri di finanza pubblica e di sostegno alla crescita economica.


In allegato la Dichiarazione congiunta Comune e Associazioni di categoria economiche (Unindustria, Ascom, Confesercenti, Cna, Cofartigianato, LegaCoop, Confcooperative, Agci e Ance).
    DICHIARAZIONE CONGIUNTA COMUNE - CATEGORIE ECONOMICHE - 14 MARZO 2012.pdf DICHIARAZIONE CONGIUNTA COMUNE - CATEGORIE ECONOMICHE - 14 MARZO 2012.pdf
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