Bologna, 13/11/2015

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'IMPATTO AMBIENTALE DEL PEOPLE MOVER


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L'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli (LegaN) sull'impatto ambientale del People mover.

Domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli
"Alla luce della delibera recentemente approvata in sede di Consiglio Comunale n. 319/2015 relativa al bilancio ambientale e con riferimento alla 'percentuale ed estensione del suolo consumato' ed al relativo di utilizzo improprio;
chiedo, in ordine alle problematiche inerenti i cantieri del People mover, come riportato dagli organi di stampa, il parere del Sindaco nel merito ed all'assessore Gabellini cosa ne pensa dei 125 piloni in calcestruzzo previsti nel progetto".

Risposta dell'assessore Gabellini
"Affronto la sua domanda partendo da quanta impermeabilizzazione del territorio comportano le 125 pile. Preciso che l'impronta a terra, delle pile, dipendono dall'altezza della pila stessa, e questa è variabile in quando il terreno - pur sembrando uniformemente piano - in realtà ha degli avvallamenti, il principale è quello in corrispondenza dell'area di cava. Su tutto il tracciato mediamente il viadotto ha altezze che vanno dai 5 agli 8 metri, cui corrisponde una impronta a terra della pila variabile da 1,80x1,10 mq fino a 1,42x1,27 mq.
Nella zona di cava, dove le pile raggiungono anche l'altezza di 25 metri, la sezione a terra è maggiore e può arrivare fino ad un massimo di 2,90x1,45 metri. La parte complessiva che viene occupata al suolo delle 125 pile è di 250/260 mq.
Riassumo poi due elementi sulla Valutazione d'Impatto Ambientale: è prevista una campagna di monitoraggio prima, durante il cantiere, in fase di pre-esercizio e di gestione, c'è anche la prescrizione di opere compensative che sono nella fattispecie del reimpianto di 113 esemplari arborei in parchi e giardini pubblici in sostituzione di esemplari su cui si prevede l'abbattimento, pagati dal Concessionario, oltre alla messa a dimora di 50 esemplari arborei nell'ambito delle mitigazioni ambientali previste nell'alveo del fiume Reno.
Come incide quest'opera sull'emissione di gas che alterano il clima per la presenza di Co2? Il People mover quando sarà in esercizio andrà a sostituire movimenti che riguardano servizi bus, taxi, autovetture private. La società Steer Davies Gleave ha presentato uno studio, allegato allo Studio d'impatto ambientale, che moltiplicando i fattori di emissione dei veicoli stimati che verranno sostituiti dalla navetta, dati tratti da uno studio di Arpa, e considerando i chilometri non percorsi da auto, taxi e aeorobus, si stima che la riduzione delle emissioni di ossidi di azoto e PM10 saranno rispettivamente 7.200 chili di ossidi di azoto e di 400 chili di PM10, la maggior parte di tali quantità risulta dalla prevista dismissione del servizio aerobus. In particolari su 7.200 chili di ossido di azoto l'attuale BLQ contribuisce per 5.570 chili di ossidi e sui 400 di PM10 per 254 chili.
Dal punto di vista ambientale il bilancio non è dunque di grande impatto anzi, per alcuni versi contribuisce a migliorare la situazione delle immissioni in atmosfera dei gas climalteranti".
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