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Bologna, 31/08/2012
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Una quarantina di speleologi (fra cui ben 20 bolognesi) si sono alternati per 13 giorni in impegnative esplorazioni nelle parti più remote della grotta Govjestica, in esplorazione dal 2010. Il team internazionale, complice il periodo di siccità, è riuscito a penetrare anche in ambienti semiallagati che conducono a nuove e magnifiche gallerie. Alcune impegnative risalite all’interno della grotta hanno permesso di esplorare nuovi ambienti in cui si trovano rari esempi di concrezioni e cristallizzazioni. Durante le precedenti esplorazioni sono state rinvenute ossa di Ursus Spelaeus, l’orso delle caverne, estinto circa 20 mila anni fa. Di queste scoperte sono state informate le autorità locali. La grotta Govjestica è stata topografata in tutte le sue parti fino ad ora scoperte e fotografata nei suoi ambienti più caratteristici. Il rilievo di dettaglio della cavità, in via di elaborazione, ha portato la grotta ad ottenere il primato nazionale per lunghezza: 7715 metri, e permette di pensare ad ulteriori sviluppi. L’importante risultato raggiunto rappresenta il coronamento di 5 anni di intensa attività effettuata dai preparatissimi speleologi bolognesi in Bosnia-Herzegovina, anni in cui diverse sono state le zone indagate e numerose le esplorazioni condotte in collaborazione con altri gruppi. Fra queste va ricordata l’esplorazione della Miljacka, grotta dalla quale prende vita il fiume che attraversa Sarajevo. I Gruppi speleologici coinvolti: GSB-USB di Bologna, CVSC di Bologna, GGN di Novara, Dodo di Sarajevo, GSPGC di Reggio Emilia, GSAA di Massa Per ulteriori informazioni: Nevio Preti mail: nevio.preti@hotmail.it cell 338 1746685
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