Bologna, 23/03/2012
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La domanda di attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl): "Visti gli articoli di stampa pubblicati il 20 marzo in relazione alle dichiarazioni del Ministro Passera sulla situazione del Civis e sulle intenzioni del Governo, chiede alla Giunta di rendere note alla Città le proprie intenzioni e valutazioni sulle intenzioni del Governo e, nel merito, come intenderà procedere in caso di revoca del finanziamento." La risposta dell'assessore alla Mobilità Andrea Colombo: "Ricordo qual è la genesi dello stato dell’arte sul progetto Civis: la Relazione della commissione ministeriale di sicurezza del 1° giugno 2011 (composta paritariamente da dirigenti del ministero e rappresentanti di Provincia e Comune di Bologna e dell’allora Atc) certificava l’inidoneità del sistema a guida ottica e l'inidoneità a consentire l’utilizzo in sicurezza sulle strade della nostra città del veicolo Civis per mezzo di quella tecnologia innovativa. Facendo invece salvo un ulteriore approfondimento in merito al mantenimento di tale sistema innovativo per quanto riguarda invece l’accostamento in banchina. A seguito di quella relazione della Commissione di sicurezza, relazione istruttoria trasmessa al ministero per le determinazione di competenza e di conseguenza, l’allora Atc disponeva a metà del mese di ottobre - una volta conclusi i cantieri fino a quel momento attivi e aperti sull’asse via Emlia-via Mazzini - l’immediata sospensione delle ulteriori attività residue dell’appalto Civis contestando all’Ati Irisbus-CCC il mancato o inesatto adempimento del contratto medesimo firmato nei primissimi mesi del 2004. Nel verbale di sospensione dei lavori e delle forniture veniva enunciato dal responsabile del procedimento, il direttore lavori, una serie di contestazioni che riprendevano ovviamente le conclusioni della Commissione ministeriale di sicurezza e a seguito di tali contestazioni è stato assegnato termine all’Ati per la presentazione delle proprio controdeduzioni. Procedimento che è previsto per legge e che può condurre fino anche la risoluzione in danno del contratto di appalto in essere. Non posso che ribadire che ogni ulteriore determinazione spetterà a TPER in qualità di soggetto attuatore e stazione appaltante titolare del contratto e che ovviamente ogni determinazione in merito sarà preceduta dai dovuti e rigorosi approfondimenti di carattere legale e non potrà prescindere da un incontro con il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture che questa giunta ha già chiesto alcune settimane fa e che siamo in attesa che possa avvenire al più presto. Ogni determinazione sarà assunta, ovviamente, in esito a tali approfondimenti legali e agli incontri presso il ministero dei Trasporti a Roma". Il consigliere Tomassini si è dichiarato: insoddisfatto.
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