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Bologna, 01/02/2013
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La domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord): "La stampa riporta un articolo relativo agli spazi comunali e alla loro reperibilità e all'attesa che il vice sindaco faccia tale ricognizione e la renda nota; a tale proposito, anche alla luce della circolare che l'avvocato Uguccioni ha diramato oggi agli uffici comunali relative alla direttive dell'articolo 18 DL 83/2012 "amministrazione aperta", si chiede al signor Sindaco e alla Giunta: se, appunto in virtù di questa trasparenza, che obbliga a pubblicare tutte le contribuzioni e sovvenzioni a privati, abbiano intenzione di pubblicare, sul sito del Comune di Bologna, quali e quanti siano gli immobili concessi alle Libere Forme Associative sulla base di progetti o con altre forme; se sia intenzione di ricomprendere nel concetto di "imprese" o in quello di "enti privati" anche le forme associative che godono di sussidi e sovvenzioni in cambio delle attività per il territorio; se sia intenzione di questa Amministrazione quantificare il valore della attività resa dalle LFA al territorio in cambio della concessione di uno spazio o di un contributo in altra forma e renderlo pubblico sul sito del Comune di Bologna. La risposta della vicesindaco Silvia Giannini letta in aula dall'assessore Gabellini: "La ricognizione già da tempo avviata sugli immobili destinati alle LFA è in via di definizione e appena completata sarà disponibile anche online. Al momento posso anticipare alcuni dati, ancora preliminari e provvisori. Gli immobili assegnati a questa finalità sono all’incirca 300, di cui circa il 60% assegnati, in via di assegnazione o con rinnovo della convenzione in corso. Con riferimento alle convenzioni in essere, è sempre previsto, tranne qualche rara eccezione, il pagamento delle utenze. Si stanno effettuando le verifiche sulle percentuali di abbattimento in relazione alle stime dei valori locativi che il Settore Patrimonio sta aggiornando per confrontarsi con un dato attuale. La verifica dei contratti ha anche lo scopo di uniformare e rendere più omogenei i rapporti con le varie associazioni anche per permettere di enucleare al meglio i contributi principalmente di carattere sociale culturale delle associazioni, che possono condurre fino all'abbattimento del 100% del canone. Vi sono agevolazioni in percentuali diverse che arrivano a circa il 70% di utilizzo gratuito. La nuova bozza di convenzione predisposta dal settore patrimonio con determina dell'1/10/2012, in attuazione del Regolamento sui rapporti con le Libere Forme Associative approvato con delibera del 2005, anche al fine di garantire una maggiore uniformità delle convenzioni stipulate, prevede che sia espressamente indicato il canone di riferimento di mercato dell’immobile, la percentuale di sconto concessa e la tipologia di attività esercitate dall’associazione, a fronte di quello sconto. Si può trattare di attività sussidiarie nel campo educativo, socio-assistenziale, di facilitazione all’integrazione, soprattutto in alcune aree del territorio, nonché di iniziative in campo ambientale e culturale, così come previsto dal Regolamento stesso. Ma si può trattare anche di interventi di manutenzione dell’immobile, volti alla sua valorizzazione, purché prioritariamente concordati con l’amministrazione. E’ evidente che non sempre la mera metrica quantitativa riesce a dare l’esatto valore ad iniziative che si caratterizzano soprattutto per la loro capacità di stimolare o garantire la coesione sul territorio, per il loro impatto sociale, così come è inevitabilmente impossibile quantificare con precisione, convenendo su un unico valore, l’apporto di iniziative culturali e di aggregazione sociale, di anziani, giovani, o persone svantaggiate. Si possono e si debbono in ogni caso conoscere, monitorare e valutare le attività svolte e soprattutto valorizzare, attraverso tutte le possibili vie di comunicazione, le iniziative promosse o, al contrario, rivederle, nel caso in cui non corrispondano agli impegni e agli obiettivi inizialmente definiti e concordati con l’amministrazione. Così come prevede il Regolamento del 2005, una volta decisi con atto di Consiglio, su proposta della Giunta, le finalità e gli spazi conseguentemente assegnati alle LFA, sono i settori e i quartieri i responsabili delle agevolazioni concesse e della valutazione delle attività svolte e del loro impatto. Ciò dovrà essere fatto sulla base di opportuna rendicontazione da parte delle associazioni. Mi sento di poter rassicurare la consigliera che, superando le difficoltà di ricostruire un quadro complesso e stratificato nel tempo, per cui occorre un po’ di tempo e pazienza, continuerà il mio impegno e quello della Giunta a rendere trasparente l’intero processo, con l’obiettivo finale di indicare in apposito sito web del comune gli spazi assegnati, i contributi concessi e le attività svolte dalle associazioni che usufruiscono di questi spazi. Concordo pienamente con la consigliera che il monitoraggio è importante. E ciò non solo per la necessaria rendicontazione che deve essere verificata dall’amministrazione e resa disponibile ai cittadini, e non solo per i possibili controlli da parte della Corte dei Conti, che giustamente richiede una corrispondenza fra il valore delle attività svolte e l’agevolazione ricevuta. Ma anche e soprattutto per mettere in evidenza la ricchezza di capitale sociale e di partecipazione che per fortuna caratterizza ancora il nostro territorio, fornendo spesso servizi e aiuti alla collettività che non potrebbero altrimenti essere garantiti o che renderebbero la nostra città meno aperta e vivibile".
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