Bologna, 23/12/2015

PROGRESSIONI ECONOMICHE ORIZZONTALI, BOCCIATA DALL'ASSEMBLEA LA PROPOSTA DELL'AMMINISTRAZIONE


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Dopo alcuni incontri nei mesi di ottobre e novembre, nell'incontro dello scorso 18 dicembre tra delegazione trattante e RSU, l’Amministrazione comunale ha fatto una proposta che le organizzazioni sindacali hanno deciso di sottoporre al voto dei lavoratori.
Nella giornata di ieri, 22 dicembre 2015, poco meno di 150 lavoratori dei circa 200 riuniti in assemblea hanno bocciato la proposta.

La proposta dell’Amministrazione era la seguente:

- a partire dall'1/1/2016 accedono alle progressioni economiche orizzontali circa 1.250 persone, cioè il 50% dei circa 2.500 aventi diritto (tutti gli altri dipendenti comunali non possono accedere a nuove progressioni economiche orizzontale perché sono già al massimo della progressione);
- a partire dall'1/1/2017 accedono alle progressioni economiche orizzontali ulteriori 630 persone (circa), cioè un altro 25% degli aventi diritto alla data del 1/1/2016. In totale nei due anni circa 1.900 persone;
- utilizzo della stessa metodologia di valutazione e dei criteri già in uso nel Comune di Bologna per le progressioni orizzontali realizzate negli anni precedenti al blocco del DL 78/2010;
- esclusione del test per la selezione, inizialmente proposto dall'Amministrazione ad integrazione della metodologia di valutazione.

Cosa prevede il quadro normativo?
La norma prevede che le progressioni orizzontali siano attribuite in modo selettivo ad un numero limitato dei dipendenti potenzialmente beneficiari. Inoltre, per poter essere sottoscritto dall'Amministrazione, ogni contratto decentrato deve essere sottoposto alla certificazione del Collegio dei Revisori che prevede espressamente la attestazione della selettività delle progressioni economiche orizzontale secondo i pareri della Ragioneria Generale dello Stato.
Le ispezioni dalla Ragioneria Generale dello Stato in diversi Comuni hanno ritenuto selettive solo le PEO attribuite ad una quota pari alla minoranza dei dipendenti aventi diritto. Le ispezioni hanno inoltre ritenuto illegittime le progressioni con decorrenza retroattiva.
L'Amministrazione ha precisato al tavolo sindacale che la proposta presentata era da considerare definitiva, il massimo possibile per il quadro normativo vigente.

Per potere procedere alle progressioni con decorrenza 1/1/2016 era necessaria la stipula dell'accordo con le Organizzazioni Sindacali entro il 2015 e la riapprovazione della metodologia valutativa con atto dell’ente entro il 31/1/2016, resa necessaria dall’evoluzione della legge che ha sottratto alla contrattazione decentrata le metodologie di valutazione.
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