Bologna, 10/10/2013

ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI: GLI APPUNTAMENTI DA VENERDI' 11 A GIOVEDI' 17 OTTOBRE


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Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.

Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 11 a giovedì 17 ottobre.

IN EVIDENZA

venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 ottobre

Prosegue la rassegna “A fil di spada da via Manzoni a via Parigi: duelli e tornei nei secoli", a cura dei Musei Civici d'Arte Antica, della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, di Genus Bononiae. Musei nella Città e della Fondazione Cineteca di Bologna.
Il Museo Civico Medievale, l'Oratorio di San Filippo Neri e San Colombano - Collezione Tagliavini ospitano numerosi appuntamenti incentrati sul tema del duello, inteso come metafora del confronto a due, della sfida per commisurare la propria forza a quella altrui.
Fra spettacoli, concerti, laboratori per bambini e naturalmente ricostruzioni storiche di duelli e battaglie, numerose sono le possibilità per i visitatori, grandi e bambini.
Di seguito il programma completo.
Ingresso alle iniziative: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/cultura

domenica 13 ottobre

ore 19: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
"Una diva europea. Omaggio a Isabella Colbran"
Un ritratto di Isabella Colbran, la celebre diva che fu musa e moglie di Gioachino Rossini, attraverso la voce del soprano Maria Chiara Pizzoli e la musica dell’arpista Marianne Gubri.
Il concerto è organizzato dal Centro della Voce dell’Università di Bologna, in collaborazione con il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna, in occasione della mostra "Les soeurs de Napoléon - Trois destins italiens" inauguratasi in questi giorni a Parigi e in omaggio agli amici del Musée Marmottan Monet in visita a Bologna nei luoghi legati alla memoria di Elisa Bonaparte.
All’eccezionale esposizione dedicata a Elisa, Paolina e Carolina, sorelle di Napoleone e principesse d’Italia, si richiama il programma del concerto dedicato alla celebre primadonna. Ammirata in tutta Europa per le sue straordinarie doti vocali e teatrali, Isabella Colbran seppe incarnare, nella vita e sulla scena, le doti di una inimitabile diva del belcanto. Nata a Madrid, la cantante era stata avviata alla carriera musicale dal padre, violinista nella Cappella Reale di Spagna. Dal favore riscosso nei più esclusivi salotti di Parigi, ai trionfi raccolti sui palcoscenici dei più prestigiosi teatri lirici italiani, la vita di Isabella Colbran è stata segnata da un intenso legame con Bologna.
Annoverata nel 1806 fra i membri dell’Accademia Filarmonica di Bologna, nel 1822, il celebre soprano convolerà a nozze con Rossini, da cui era ormai da tempo unita da un sodalizio umano e artistico. A pochi chilometri dalla città, alla Chiesa del Santuario della Vergine del Pilar, a Castenaso, dove successivamente si ritirerà a vivere e dove sarà sepolta.
In omaggio a Isabella Colbran il concerto accosta composizioni da camera scritte dalla stessa cantante, che sono oggetto di una recente incisione in ‘World Premiere Recording” per l’etichetta Tactus, ad alcune celebri arie rossiniane. Ad accompagnare la voce sarà l’arpa, strumento molto in voga nei salotti ottocenteschi e prescelto anche da Rossini per far risaltare le doti vocali della primadonna.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museomusicabologna.it

PER I BAMBINI

sabato 12 ottobre

ore 15: Museo Medievale - via Manzoni 4
"Lo specchio delle Dame e lo scudo del Cavaliere" Laboratorio didattico per bambini a cura di Angela Lezzi e Ilaria Negretti.
Dopo l'osservazione dei simboli araldici presenti nelle opere del Museo Civico Medievale, i ragazzi realizzeranno uno stemma personale con tecniche miste; mentre le ragazze realizzeranno uno specchietto ispirato alle valve di specchio conservate nella sala degli avori del museo.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/

ore 16.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
"Progetto Percorsi Musicali. Di tanti palpiti"
Secondo appuntamento del "Progetto Percorsi Musicali" con con Anna Scalfaro e Nicola Badolato (pianoforte a quattro mani). Musiche e trascrizioni operistiche di Rossini, Donizetti, Verdi.
Il "Progetto Percorsi Musicali" è promosso dal SagGEM, gruppo per l’Educazione musicale del Saggiatore musicale con il patrocinio del Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna.
Tre percorsi musicali (ultimo appuntamento sabato 19 ottobre) attraverso le sale espositive, tre lezioni-concerto per offrire la possibilità di ascoltare e comprendere alcuni brani di musica d'arte occidentale che hanno un forte legame con le collezioni del Museo della Musica per un viaggio tra i documenti e gli oggetti esposti che prevede il coinvolgimento attivo dei partecipanti.
Per bambini da 8 a 12 anni e genitori.
Ingresso: € 4,00 a bambino (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museomusicabologna.it

domenica 13 ottobre

ore 11: Oratorio di San Filippo Neri - via Manzoni 5
"Le mirabolanti avventure del Cavaliere Sganapino" Spettacolo a cura della Compagnia I Burattini di Riccardo.
La più giovane maschera della città di Bologna si avventura in una misteriosa cornice medievale abitata da pittoreschi maghi, cavalieri minacciosi e leggiadre fate... ma per conquistare la bellissima Principessa dovrà contrastare mille insidie e battersi infine a singolar tenzone.
Ingresso: gratuito
Info: www.fondazionedelmonte.it

ore 16: Museo Medievale - via Manzoni 4
"L’assalto alla rocca imperiale"Laboratorio didattico per bambini a cura di Angela Lezzi e Ilaria Negretti.
Dopo una breve visita alle opere del museo che raccontano la vita di dame e cavalieri medievali e della rocca imperiale, che sorgeva dove ora si trova il Museo Civico Medievale, dame e cavalieri di oggi si cimenteranno in nuovo assalto alla rocca imperiale attraverso un gioco di società.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/


GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 11 ottobre

dalle ore 9.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Aldo Borgonzoni. Arte e ideologia di 'perdurante giovinezza'"
L’obiettivo di questo convegno è la celebrazione, in occasione del centenario della nascita di Aldo Borgonzoni, di tutti gli aspetti culturali ed artistici del poliedrico e longevo artista medicinese e bolognese d’adozione.
La giornata di studi è articolata ad ampio spettro tematico, con la valenza di essere un esaustivo e innovativo momento di riflessione sull’arte del pittore che ha percorso con impegno etico e politico l’arte, dal secondo dopoguerra al 2000.
Nel corso della giornata verrà inaugurata nelle sale di MAMbo la mostra “Aldo Borgonzoni e il tema del lavoro”.
Il convegno è a cura di: Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) dell’Università degli Studi di Parma, Comune di Medicina, MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna e Archivio & Centro Studi Aldo Borgonzoni.
Nella giornata del convegno è previsto l'ingresso gratuito alla Collezione Permanente (esclusa la sezione del Museo Morandi).
Ingresso: gratuito
Info e programma completo: www.mambo-bologna.org - www.ibc.regione.emilia-romagna.it

ore 16: San Colombano - Collezione Tagliavini - via Parigi 5
"Il duello finale: Achille ed Ettore" Conversazione letteraria con Federico Condello, Università degli Studi di Bologna.
Ingresso: gratuito
Info: www.genusbononiae.it

ore 17.30: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
Per il ciclo Palazzo Davia Bargellini. Una dimora riscoperta
“Il restauro del palazzo e del ciclo di dipinti del salone”
Visita guidata al Palazzo Davia Bargellini e ai dipinti del XVII secolo ricollocati nel salone del Piano Nobile, con Silvia Battistini.
In occasione dei recenti restauri ad uno degli appartamenti del piano nobile, è tornato alla luce il salone con l'affaccio su Piazza Aldrovandi. Questo spazio alla fine del XVII secolo faceva parte dell'appartamento del senatore Giacomo Filippo Bargellini, proprietario dell’ala destra dell’edificio, che per la restante parte era abitato dal nipote Vincenzo.
Da quanto si può ricostruire dai documenti e dalle fonti, il salone era ornato da cinque grandi dipinti, ora ricollocati nel loro luogo d’origine, che raffigurano episodi biblici e di storia antica: “Rebecca e il servo di Abramo al pozzo”, “Mosè salvato dalle acque”, “Congedo di Tolomeo da Berenice”, “Morte di Tito Tazio”, “Muzio Scevola”.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/

ore 18: Museo Medievale - via Manzoni 4
"Come si fabbricavano le armi al tempo dei Cavalieri"Lezione e presentazione didattica con Sergio Morara.
A seguire, "Le armi in asta del Quattrocento": dimostrazioni ed animazioni in costume con la Compagnia del Fiore d’Argento.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/

ore 21: Oratorio di San Filippo Neri - via Manzoni 5
"I cavalieri, le armi, l’onore: duellare nel Medioevo"Conferenza di Paolo Grillo, Docente di Storia Medievale e Storia delle Istituzioni militari presso l'Università degli Studi di Milano.
Ingresso: gratuito
Info: www.fondazionedelmonte.it

sabato 12 ottobre

Museo della Musica - Strada Maggiore 34
ore 10.30:"Il respiro inCantato"
Primo appuntamento dell'atelier di canto posturale in tre incontri con Beatrice Sarti, a cura di Associazione Percorso Vitale. Per mamme in attesa dal 4° al 7° mese.
Un percorso dedicato alle future mamme per aiutarle a scoprire il respiro e la voce, attraverso un repertorio di canti popolari e etnici dedicati all’infanzia uniti alle tecniche del canto posturale, che mirano a sbloccare la voce in maniera morbida e rilassata rimuovendo gli ostacoli emotivi ed energetici che ne impediscono il libero fluire.
Per assaporare fin dalla gravidanza l’arte del cullare cantando.
Prenotazione obbligatoria allo 051 2757711.
Info: www.museomusicabologna.it
ore 16.30: "Gustav Mahler Kindertotenlieder"
Presentazione della trilogia di Adele Boghetich dedicata a Mahler (Amore e solitudine/Il mondo incantato del Wunderhorn/Oltre le colline) a cura di Florestano Edizioni.
Adele Boghetich presenta il mondo artistico di Mahler e il percorso che lo porta alla composizione dei Kindertotenlieder. Tre capitoli musicali dedicati a Gustav Mahler in cui l'autrice analizza le ragioni artistiche e umane che tra il 1901 e il 1904 portarono Mahler alla composizione di questo ciclo di lieder "tristemente contemplativo" che svela "l'ultimo mistero della musica sul mondo della morte".
Un intenso lavoro d’indagine e ricerca in cui l’autrice puntualizza e descrive con fine intuito musicale ogni Lied e dove l’analisi musicale è scandita sul ritmo della musica per permettere la sincronia lettura-ascolto, con approfondimenti storici, filologici e linguistici.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museomusicabologna.it

ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
Per la rassegna Ottobre egizio
"Un nuovo faraone al Museo Archeologico di Bologna. La donazione di Giampietro e Bianca Puppi"
Conferenza di Marco Zecchi, titolare della cattedra di Egittologia e di Antichità Copte dell’Università di Bologna.
Spetterà a Marco Zecchi il compito di rivelarci i protagonisti di una nuova e importante acquisizione del Museo Civico Archeologico di Bologna. Proprio quest’anno, infatti, la Collezione Egiziana bolognese ha ricevuto in dono uno splendido rilievo templare dai coniugi Puppi, che continuano così la tradizione bolognese del generoso mecenatismo cittadino ai musei civici. Il rilievo, esposto un’unica volta al pubblico in occasione della prima mostra egittologica bolognese del 1961, "L’Egitto antico nelle collezioni minori del nord Italia" a cura del Prof. Silvio Curto, raffigura una divinità nell’atto di sollevare un cartiglio per mano.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 16: San Colombano - Collezione Tagliavini - via Parigi 5
"Duelli d’amore: Ariosto e Tasso"
Conversazione letteraria con Gian Mario Anselmi, Università degli Studi di Bologna.
Ingresso: gratuito
Info: www.genusbononiae.it

ore 16.30: Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
"Agli albori del ciclismo bolognese. Agonismo, turismo e quotidianità tra ’800 e ’900"
Visita guidata alla mostra con Silvia Battistini, con l partecipazione del coro delle mondine di Medicina.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/

ore 17: Oratorio di San Filippo Neri - via Manzoni 5
"Parigi 1837, Liszt vs Thalberg a Palazzo Belgiojoso"
Concerto con Daniele Buccio e Fabrizio Soprano, pianoforte. Introduce Giovanni Oliva.
Parigi, Salone di Palazzo Belgiojoso, 31 marzo 1837. Franz Liszt e Sigismund Thalberg sono gli dei del pianoforte, tutto il mondo musicale dell’epoca (che nella capitale francese ha uno dei suoi cuori pulsanti) è ai loro piedi e si diletta a metterli l’uno contro l’altro. Artefice la nobildonna che ha legato il suo nome a pagine epiche del Risorgimento italiano e che attorno a sé attraeva Bellini, de Musset, Heine, Balzac e George Sand, i due accettarono di sfidarsi a singolar tenzone, in un pirotecnico duello nel quale il mirabolante virtuosismo strumentale e la visionaria vena creativa trasfigurarono alcuni dei temi più celebri che in quel momento echeggiavano sui palcoscenici dei Teatri d’opera.
Vincitori? Vinti? La storia della musica ha emesso i suoi verdetti ed era l’unica che potesse farlo ma sarà interessante, per una sera, respirare quelle atmosfere e calarsi in quell’azzardo che fermò il tempo. Daniele Buccio (Thalberg) e Fabrizio Soprano (Liszt) si confronteranno alternandosi alla tastiera, mentre Giovanni Oliva introdurrà la serata raccontando al pubblico antefatti e memorie di uno dei momenti più suggestivi dell’aneddotica musicale ottocentesca.
Ingresso: gratuito
Info: www.fondazionedelmonte.it

ore 18: Museo Medievale - via Manzoni 4
"Il duello dal Medioevo all’età moderna"
Lezione e presentazione didattica con Sergio Morara.
A seguire, animazione medievale con ricostruzione di duelli storici con la Compagnia del Fiore d’Argento.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/
ore 20.30:
"Il Settecento fantastico. L’Oracolo, una farsa del signor Saint Foix nella traduzione inedita dell’Ab.
Melchiorre Cesarotti"
Concerto del Teatro Antico e della Cappella Musicale di San Giacomo Maggiore.
Una Fata Sovrana, un principe, una principessa e un amore a lieto fine ma che prima deve vincere una bizzarra profezia. Musiche tratte dall'intermezzo "Selvaggia e Dameta" di anonimo.
Con Donatella Ricceri, nel ruolo della Fata Sovrana; Silvia Nannetti, nel ruolo di Lucinda; Marco Stellucci, nel ruolo di Alcidoro. E con Cesare Lana, voce; Alice Boccafogli, Antonio Lorenzoni, Sara Dall’Olio, flauti; Roberto Cascio, arciliuto e concertazione.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/

ore 21: Oratorio di San Filippo Neri - via Manzoni 5
"Scontri e battaglie in età antica: i Romani e l’arte della guerra"
Conferenza di Giovanni Brizzi, Direttore dell'Archivio Storico dell'Università degli Studi di Bologna.
Ingresso: gratuito
Info: www.fondazionedelmonte.it

domenica 13 ottobre

ore 10.30: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
"Carducci senza fili. Un percorso online nella Bologna dello scrittore"
Visite guidate alla mostra.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"Mortadella si dice Bologna"
Approfondimento gratuito su prenotazione, dedicato ad uno dei più celebri prodotti bolognesi: la mortadella.
Sin dal XVI secolo a Bologna si produce un insaccato di carni suine macinate, cotte lentamente per garantirne un gusto particolare e una prolungata conservazione. Era la mortadella il cui nome deriva dall'espressione latina "murtatum farcimen" che indicava un alimento ottenuto da carni suine farcite con bacche di mirto.
Si trattava di un prodotto di lusso che nel Seicento costava nove volte più del pane, tre volte e mezzo più del prosciutto, due volte e mezzo più dell'olio. Il potere politico ne imponeva la lavorazione solo all'interno delle mura cittadine per trarne cespiti tributari, controllarne le fasi di produzione e la qualità. La mortadella veniva prodotta dai “salaroli”, artigiani della lavorazione delle “carni porcine salate” che nel 1788 dirigevano 67 botteghe specializzate.
Nel corso dell'Ottocento le nuove dinamiche industriali impongono anche a questo prodotto la meccanizzazione della sua lavorazione; in particolare l'impacchettamento e la conservazione in scatole di latta permettono la sua esportazione sul mercato internazionale, rendendo la mortadella un prodotto ampiamente popolare, ancora oggi conosciuto in molte parti del mondo sotto il nome di Bologna.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 11 ottobre)
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

ore 16: San Colombano - Collezione Tagliavini - via Parigi 5
"Il sogno di gloria: Don Chisciotte tra i mulini"
Conversazione letteraria con Nicola Bonazzi, Università degli Studi di Bologna.
Ingresso: gratuito
Info: www.genusbononiae.it

ore 16: Museo per la Memoria di Ustica - via di Saliceto 3/22
“Visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica”
Una visita guidata al luogo che l'artista francesce Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 / 6496611 oppure a mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00
Info: www.mambo-bologna.org

ore 21: Oratorio di San Filippo Neri - via Manzoni 5
"Regine. Elizabeth Tudor vs. Mary Stuart"
Spettacolo a cura della Compagnia Le Belle Bandiere con Elena Bucci.
Mary Stuart, regina di Scozia, si sposò tre volte e fu al centro di un'interminabile serie di intrighi, senza tuttavia maturare un autentico discernimento politico.
Elizabeth Tudor, Regina d'Inghilterra, aveva un fascino magnetico, una personalità ammaliante, grandi doti di intelligenza e sensibilità. Rimase nubile, per la disperazione della sua corte, ma regnò a lungo, con ammirevole sagacia politica.
La nonna paterna di Mary e il padre di Elizabeth erano fratelli.
Quando Mary chiese ospitalità e protezione alla cugina, aveva ventisei anni. Elizabeth, di nove anni più anziana, le accordò di rifugiarsi in terra d'Inghilterra. Quasi venti anni dopo, pur con molte esitazioni, Elizabeth firmò il decreto che condannava a morte la cugina. Di lì a pochi mesi, il 7 febbraio 1587, Mary Stuart fu giustiziata.
In quei due decenni si consumò la tragedia che ha ispirato poeti e musicisti. In quei due decenni le due regine cugine si fronteggiarono a distanza, investite dall'inusitato ruolo di non essere regnanti consorti o reggenti ma di rappresentare direttamente le aspirazioni delle fazioni contrapposte (in primis, cattolici contro protestanti), con il pericolo sempre incombente del coinvolgimento delle potenze continentali.
Ingresso: gratuito
Info: www.fondazionedelmonte.it

mercoledì 16 ottobre

ore 17: Museo Medievale (Lapidario) - via Porta di Castello 3
Per la rassegna Tre volti dell’arte giapponese
"L’arte decorativa Rinpa, fra tradizione e innovazione"Conferenza di Manuela Moscatiello.
La corrente decorativa Rinpa, che spazia dalla pittura alle arti applicate, rappresenta un caso unico nell’arte dell’Asia Orientale per l’assoluta originalità delle soluzioni formali e la modernissima capacità di sintesi.
La rassegna "Tre volti dell’arte giapponese", a cura dei Musei Civici d'Arte Antica in collaborazione con il Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale, intende presentare alcuni degli aspetti più significativi e molto diversi tra loro della ricchissima tradizione artistica del Giappone, più articolata e varia di quanto generalmente si pensi. Il prossimo ed ultimo appuntamento si svolgerà mercoledì 23 ottobre e sarà dedicato al tema della xilografia.
Ingresso: gratuito
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/

ore 21: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
"Vilde&Inga duo | Bly @museomusica"
Un progetto di Museo della Musica e Angelica, a cura di Luca Vitali.
Vilde & Inga sono un giovane duo acustico norvegese dedito alla libera improvvisazione con violino e contrabbasso. Hanno ricevuto una formazione classica e avviato questo progetto appena uscite dalla Norwegian Academy of Music di Oslo, nel 2010.
Numerosi i loro concerti in patria e fuori, anche in collaborazione con molte delle figure di riferimento della scena contemporanea norvegese: Sidsel Endresen, Christian Wallumrød, Ivar Grydeland, Henrik Munkeby Nørstebo, Charles Xavier, Espen Reinertsen, Eivind Lonning e il quartetto Dans les Arbres. Si sono esibite al Only Connect Festival of Sound, Vinterlyd festival, Ultima - Oslo Contemporary Music Festival e al Sound Disobedience. Nei prossimi mesi pubblicheranno l’album di debutto per la prestigiosa etichetta ECM.
BLY è un duo che arriva dalla scena improvvisata di Oslo e ha sviluppato una tecnica molto personale, che va oltre la lingua e le parole e pone le sue fondamenta sul suono e la fonetica. Un linguaggio che crea vocalità in senso inverso, partendo dal ronzio delle api, dal borbottio dell’acqua. Rumori gutturali al limite dell’impossibile ottenuti senza trucchi ed elettronica, provocatoria esplorazione del potenziale della voce umana alla ricerca di un’espressione elettronica attraverso la sorgente acustica.
Il duo si è esibito in Norvegia e fuori e ha collaborato anche a progetti interdisciplinari, creando musica per la poesia e la video arte. Importanti le collaborazioni, tra cui spicca “The (Fool’s) Game”, opera scritta appositamente per loro dalla compositrice Therese Birkelund Ulvo ed eseguita in prima al Museo d’arte contemporanea di Oslo nel 2011 e al Young Nordic Music Festival in Reykjavik l’anno successivo, per essere infine selezionato dalla ISCM quale contributo norvegese al World Music Days Festival di Breslavia, Polonia (2014).
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti
Info: www.museomusicabologna.it

giovedì 17 ottobre

ore 17: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
"Carducci senza fili. Un percorso online nella Bologna dello scrittore"
Visite guidate alla mostra.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/risorgimento


MOSTRE

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Aldo Borgonzoni e il tema del lavoro" 11 ottobre-15 dicembre 2013
La mostra, realizzata in occasione del centenario della nascita di Aldo Borgonzoni, si propone di valorizzare uno degli aspetti tematici più cogenti affrontati da Aldo Borgonzoni nel corso della sua attività artistica: il tema del lavoro. Si tratta di poche ma intense opere, di poetica neorealista, dedicate al lavoro delle donne e degli uomini nei campi, a quella società contadina che, sino al boom economico esploso nel secondo dopoguerra, è stata alla base della cultura del Paese. Dipinti provenienti dallo CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università degli Studi di Parma dialogano con le opere dello stesso Borgonzoni e di Renato Guttuso presenti nelle Collezioni permanenti del MAMbo.
Info: www.mambo-bologna.org
“Jacqueline Hassink (Paesi Bassi). Il tavolo di potere 2”, fino al 20 ottobre 2013
In occasione di “FOTO/INDUSTRIA Bologna Biennale 01 Impresa, lavoro” organizzata da Fondazione MAST. (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia) in collaborazione con Les Rencontres de la Photographie di Arles e la Direzione artistica di François Hébel.
Il suo libricino “Il Tavolo di Potere”, all’epoca della pubblicazione nel 1996 (lo stesso progetto è stato pubblicato poi da Hatje Cantz Verlag nel 2012), è stato salutato come un evento memorabile, cogliendo di sorpresa la stessa artista che non si considerava necessariamente una fotografa. Seguendo un protocollo rigoroso, Jacqueline Hassink ha fotografato le sale dei consigli di amministrazione di alcune tra le più importanti multinazionali europee. La versione che viene presentata al MAMbo si è arricchita di numerose foto, scattate a partire dal 2009, con l’obiettivo di rappresentare le maggiori società mondiali, lasciando le cornici nere vuote per le imprese che hanno negato l’accesso.
Questa visione epurata, simbolica, del potere dei grandi gruppi quotati al Dow, al Nasdaq, al Nikkei o al CAC 40, è caratterizzata da elementi di sorpresa, umorismo, solennità e dubbio. Il semplice numero di membri che devono sedersi intorno al tavolo conferisce a quest’ultimo delle proporzioni esorbitanti. Tutte le sale dei consigli di amministrazione includono vari materiali preziosi, segno del benessere economico dell’impresa, un senso di lusso che sembra condiviso dai suoi membri e una prudente sobrietà per limitare il rischio dell’ostentazione. Alcune offrono un supplemento d’anima per la presenza di opere d’arte affisse alle pareti o per la scelta di introdurre architetture volontarie. Molte sale sono dotate di mezzi di comunicazione visivi. In assenza di esseri umani, questo lavoro anticonvenzionale evoca con forza le migliaia di collaboratori e clienti di questi gruppi economico-finanziari, a volte più potenti degli stessi Stati. Un lavoro concettuale il suo, realizzato al di là di un’espressa committenza d’impresa, che sembra possa rappresentare uno sguardo efficace in grado di arricchire il rapporto fra fotografia e mondo imprenditoriale.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo Archeologico, via dell'Archiginnasio 2
“Claude Hudelot (Francia). Cina in costruzione”fino al 20 ottobre 2013
In occasione di “FOTO/INDUSTRIA Bologna Biennale 01 Impresa, lavoro” organizzata da Fondazione MAST. (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia) in collaborazione con Les Rencontres de la Photographie di Arles e la Direzione artistica di François Hébel.
Dopo aver trascorso gran parte della sua vita in Cina, Claude Hudelot, fine conoscitore del paese, diplomatico, giornalista, direttore artistico, ha messo insieme notevoli raccolte fotografiche sulla Repubblica Popolare Cinese. L’uso sistematico della fotografia a fini propagandistici era appannaggio del regime e lo stesso Mao Zedong si sottoponeva volentieri all’obiettivo. I fotografi cinesi hanno sistematicamente fotografato ogni sorta di gruppi costituiti, soprattutto fabbriche e cantieri che dovevano glorificare l’immagine del lavoro necessario alla costruzione dello Stato comunista. Questa collezione, raccolta negli anni grazie a incontri e lunghe passeggiate nei mercatini, acquista significato in virtù del numero incredibile di immagini che illustrano quel periodo. La collezione viene presentata per la prima volta al pubblico, a Bologna.
Info: www.museibologna.it/archeologico
“David Goldblatt (Sudafrica). In miniera”, fino al 20 ottobre 2013
In occasione di “FOTO/INDUSTRIA Bologna Biennale 01 Impresa, lavoro” organizzata da Fondazione MAST. (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia) in collaborazione con Les Rencontres de la Photographie di Arles e la Direzione artistica di François Hébel.
David Goldblatt è tra i maggiori fotografi contemporanei, sia per l’impegno sociale, sia per la qualità delle sue composizioni. Impegnato contro l’apartheid, David Goldblatt ha ampliato la sua attività fotografica dando vita a una scuola, il Market Photo Workshop, per permettere ai giovani neri di accedere a professioni che normalmente non erano loro riservate e per aiutarli mostrando a tutti la loro difficile situazione. Goldblatt adatta il suo approccio fotografico a ogni singolo progetto, condizione umana, paesaggio, ritratto; possiede una tavolozza ricca di sfumature, cosa abbastanza rara in fotografia. Se il documentario è la base del suo lavoro, i suoi protocolli visivi variano dal reportage diretto a un approccio più normato, concettuale,anche se nel suo caso il termine sembra essere troppo freddo. Questo lavoro sulle miniere, realizzato negli anni Sessanta, è sbalorditivo per la durezza e la varietà. Goldblatt ha fotografato lo sfruttamento minerario con uno sguardo profondamente partecipe verso gli uomini che lavorano e pronto a cogliere la complessità delle tante poste in gioco presenti in Sudafrica. Le miniere sono sempre state un’enorme sfida per questo paese; grande ricchezza nazionale ma, allo stesso tempo, anche testimonianza delle differenze sociali più evidenti. Le discariche minerarie che in determinate aree separano le città dalle township dei neri, sembrano rappresentare una forma di simbolica pianificazione urbanistica. Questo lavoro è stato oggetto di un primo libro uscito nel 1973. David Goldblatt ha rieditato e ampliato il volume per una nuova versione, disegnata da Cyn van Houten e pubblicata da Steidl. Foto Industria presenta per la prima volta in Europa questa mostra concepita dalla Galleria Goodman di Johannesburg.
Info: www.museibologna.it/archeologico
"Il suono delle Muse", fino al 13 ottobre 2013
Una mostra che si dipana per le sale del museo mettendo in luce come il tema della musica si riproponga attraverso le differenti civiltà nello spazio e nel tempo.
Strumenti musicali dell’Antico Egitto, terrecotte figurate, monete greche e romane, ceramiche attiche e italiote, rappresentano una preziosa testimonianza di alcuni aspetti “musicali” della cultura e della società antiche.
Un'opportunità per conoscere non solo gli strumenti, ma anche le occasioni in cui la musica era praticata e la sua funzione rituale e sociale di primo piano nel mondo antico.
Il termine greco “mousikè” - letteralmente “arte delle Muse” - per gli antichi greci e per molti popoli dell’antichità non esprimeva infatti solo il concetto di arte dei suoni, come nell’accezione moderna della parola, ma significava il connubio tra poesia, melodia e danza. La mousikè permeava tutte le occasioni della vita collettiva: dalle celebrazioni festive alle competizioni atletiche, dai rituali religiosi al simposio ed era tenuta, tra tutte le arti, nella più alta considerazione ai fini dell’educazione dell’uomo.
Completa ed arricchisce il percorso una vetrina dedicata alle medaglie con raffigurazioni di partiture musicali. Si tratta di oggetti assai rari: la musica scritta compare riprodotta nella pittura spesso come elemento simbolico nei ritratti di musicisti, ed è frequente nelle nature morte perché legata al concetto di Vanitas o a significare uno dei cinque sensi. Nella produzione medaglistica, invece, la raffigurazione di tali elementi è assai rara, anche per reali problemi di spazio.
La mostra, a cura di Paola Giovetti, Laura Bentini, Laura Minarini e Daniela Picchi, è realizzata in occasione di Artelibro Festival del Libro d’Arte.
Info: www.museibologna.it/archeologico

Museo Davia Bargellini, - Strada Maggiore 44
"Agli albori del ciclismo bolognese. Agonismo, turismo e quotidianità tra ’800 e ’900" fino al 17 novembre 2013
La presenza al Museo Davia Bargellini del biciclo, con cui intorno al 1890 Antonio Pezzoli stabilì il record di velocità su pista correndo al parco della Montagnola di Bologna, fornisce lo spunto per raccontare gli albori della storia della bicicletta.
Attraverso oltre 100 pezzi databili tra la seconda metà dell’Ottocento e gli anni trenta del Novecento (biciclette, cimeli, documenti di archivio, giornali, riviste, fotografie, medaglie, legati sia all’ambiente sportivo che a quello della vendita e produzione dei cicli), si metterà in relazione la storia della bicicletta con quella di Bologna.
Grazie ai prestiti di alcuni collezionisti privati, sono esposte una rara draisina Michaux del 1860 circa e un bicicletto della fine degli anni ottanta dell’Ottocento, oltre a una selezione di biciclette italiane databili fino alla fine degli anni trenta del Novecento.
L'esposizione, a cura di Silvia Battistini e Alessandro Fanti, è realizzata in collaborazione con l’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno del Quartiere San Vitale e dell’Associazione Forma-azione in rete di Piazza Grande e con il patrocinio del Touring Club Italiano.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/

Museo della Musica,Strada Maggiore 34
"Literary Lennon. John Lennon scrittore" fino al 20 ottobre 2013
La mostra, realizzata in occasione di Artelibro Festival del Libro d’Arte, intende sottolineare uno degli aspetti forse meno conosciuti, ma sicuramente tra i più affascinanti, della ricerca intellettuale di John Lennon: la sua produzione letteraria.
Il 23 marzo del 1964, quando i Beatles erano all'apice del successo, usciva nelle librerie britanniche "In His Own Write", il primo libro di brevi racconti e poesie di John Lennon, da lui stesso illustrato. Bastarono poche settimane alla casa editrice Jonathan Cape di Londra per rendersi conto di avere pubblicato un best seller.
Lennon scriveva sin dai tempi della scuola e aveva già pubblicato per la rivista Mersey Beat dell'amico Bill Harry, sotto lo pseudonimo di Beatcomber, qualche breve prosa in cui giochi di parole, puns, omofonie, facevano da contrappunto all'innato gusto per il nonsense. Ma "In His Own Write", era un vero e proprio libro. Sarebbe seguito nel 1965 l'inevitabile, meno fortunato epigone, "A Spaniard in the Works", che riprende tecniche e ispirazioni di "In His Own Write", accentuando il piacere per la parodia (tra le altre quelle di "Sherlock Holmes" e "Biancaneve e i Sette Nani").
Il contratto per un terzo previsto volume non venne mai rispettato; Lennon continuò comunque a coltivare, in particolare nella seconda metà degli anni '70, senza più velleità editoriali, la sua vena letteraria, come dimostrano le opere postume, a tratti illuminanti.
Le citazioni rispettose di Lewis Carroll e di Edward Lear, i richiami (dapprima negati dall'autore) agli altri autori che lo avevano influenzato, le divertite scorrerie nella morfologia e nella sintassi, sarebbero poi confluite in parte sul vinile; James Joyce, mediato dal Lennon poeta, avrebbe fatto capolino nei versi del gruppo pop più osannato.
L’esperienza letteraria di Lennon fu in realtà determinante per il suo lavoro di musicista e dunque anche per i Beatles. Lo stesso titolo "A Hard Day’s Night "compare per la prima volta, prima che su vinile, in un racconto di "In His Own Write".
I libri di Lennon, il primo in particolare, sono stati tradotti in molte lingue, tra le altre, russo, giapponese, turco, danese, svedese, finlandese, ungherese, spagnolo e ovviamente francese, tedesco e italiano.
La mostra "Literary Lennon", a cura di Enzo Gentile e Antonio Taormina, con la collaborazione di Donatella Franzoni che ha curato la ricerca bibliografica, ne propone le diverse edizioni originali in inglese e nelle altre versioni; oltre cento volumi in 17 lingue che disegnano un percorso cronologico e tematico.
Info: www.museomusicabologna.it

Museo Medievale, via Manzoni 4
"Incanti di musica. I libri liturgici del Museo Civico Medievale" fino al 6 gennaio 2014
Nella Sala dei Codici Miniati viene presentata una selezione della ricca collezione di libri corali di proprietà del museo, provenienti dai più importanti conventi cittadini. Gli splendidi volumi sono arrichiti da una ricca decorazione eseguita da alcuni dei più importanti miniatori attivi a Bologna nei secoli XIII-XVI.
La mostra, a cura di Massimo Medica, Paolo Cova e Ilaria Negretti, è realizzata in occasione di Artelibro Festival del Libro d’Arte.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/
“Caroline Demarchi - Mise en bouche”, fino al 1 dicembre 2013
c/o Musée de l’OHM (Sala 2)
La mostra documenta le diverse fasi di assimilazione della parola scritta: un testo fondamentale della cultura occidentale verrà mostrato prima e dopo un singolare processo di interiorizzazione.
La mostra, a cura di Marc Giloux, è realizzata in occasione di Artelibro Festival del Libro d’Arte.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/
“’Invincibili’ Ottomani. Armi ed insegne turche nelle raccolte del Museo Civico Medievale”, fino al 31 dicembre 2013
Realizzata in occasione delle celebrazioni per il terzo centenario della fondazione dell'Istituto delle Scienze, ad opera del celebre generale Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730), la mostra espone importanti pezzi ancora sconosciuti al pubblico, quali scimitarre, pugnali, pistole e moschetti, anche preziosamente decorati.
Info: www.comune.bologna.it/iperbole/MuseiCivici/

Museo del Risorgimento, Piazza Carducci 5
"Carducci senza fili. Un percorso online nella Bologna dello scrittore" fino al 20 ottobre 2013
La mostra documenta la realizzazione del progetto “Giosue Carducci - Audioguida online per smartphone”, che ha vinto il primo premio del concorso regionale "Io amo i beni culturali" ideato dall'Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna.
Realizzato dalle classi II A e III D della Scuola Media "L.C. Farini" di Bologna, dalla classe II A della Scuola Media "Falcone e Borsellino" di Monterenzio (Bo), in collaborazione con la Biblioteca di Casa Carducci, il lavoro propone al visitatore, in virtù delle moderne tecnologie comunicative, un originale percorso storico letterario-sentimentale nella Bologna carducciana.
Un'audioguida, facilmente scaricabile online, consente di riscoprire, attraverso gli ambienti e i luoghi del cuore dello scrittore toscano nella città d'adozione, alcuni tratti salienti della sua vicenda biografica e alcune tra le sue opere più importanti.
I file audio e le immagini possono essere scaricati e utilizzati da tutti tramite smartphone o tablet grazie a un codice QR esposto in ciascuna tappa dell'itinerario.
Nelle vetrine fanno capolino i documenti originali che le classi hanno consultato a Casa Carducci, affiancati da quelli prodotti dai ragazzi.
In occasione della mostra, il museo è aperto ad ingresso gratuito anche il giovedì pomeriggio (dalle 15 alle 18).
Info: www.museibologna.it/risorgimento

Museo del Patrimonio Industriale, via della Beverara 123
"Giordani: costruire giocattoli. Auto, carrozzine, biciclette per bambini, 1915-1961" fino al 2 febbraio 2014
Per cinque generazioni, dal 1875 al 1984, la famiglia Giordani ha dato vita, con impegno e passione, ad una ditta che, dall’originaria lavorazione del ferro, si è specializzata nella produzione di giocattoli sportivi e carrozzine. Questa “fabbrica della felicità” al servizio delle famiglie e dei bambini ha lasciato un segno indelebile nel loro immaginario ed una fama che ancora sopravvive, tanto da rendere oggi quegli oggetti particolarmente ambiti nel mercato del modernariato e del collezionismo. Gli anni compresi tra la stampa del primo catalogo, nel 1915, ed il trasferimento dell’Azienda da Bologna al nuovo stabilimento di Casalecchio di Reno, nel 1961, dove regnerà la produzione in plastica, hanno rappresentato l’epoca pionieristica del giocattolo, costruito all’inizio in ferro e legno e poi in lamiera stampata, durante la quale il marchio Giordani si è accreditato dapprima in Italia, quindi in ambito internazionale.
L’apporto dei collezionisti del settore ha reso disponibili 37 giocattoli tra i più rappresentativi della produzione Giordani, alcuni dei quali rari o particolari, costruiti in ferro, legno e lamiera stampata: tricicli, biciclette con e senza ruotine, ciclo side-car, automobili a pedali, automobile elettrica, reattore, autoareoplano, ciclopattino, carrettino, carrozzine per bambino e per bambola.
Oltre 400 immagini di Cataloghi e foto d’epoca sono visibili in 5 visori ed una videoproiezione.
Info: www.comune.bologna.it/patrimonioindustriale

L'Istituzione Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei civici bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi e dell'inquadramento di un notevole patrimonio in un progetto culturale rinnovato e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema culturale policentrico, fortemente coordinato, in cui le specificità museali esprimono una chiara identità e un determinato settore di intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali allargati al territorio.
I Musei civici, con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale della città, soprattutto in riferimento alla salvaguardia e alla valorizzazione di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro collezioni sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna e del suo territorio, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche economiche e produttive della società contemporanea. Parallelamente sono documentati aspetti importanti dello sviluppo culturale, artistico, scientifico e tecnologico del nostro territorio: dalla stagione del collezionismo erudito del XV e XVIII secolo sino ai prodotti più significativi del distretto industriale meccanico, passando attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.


INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14
tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica e festivi: ore 12-20

Casa Morandi
via Fondazza 36
tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione

Villa delle Rose
via Saragozza 228/230
tel. 051 436818 - 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC)
tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18

Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2
tel. 051 2757211
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo Civico Medievale
via Manzoni 4
tel. 051 2193930 - 2193916
aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
tel. 051 2193998
aperto: martedì - venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44
tel. 051 236708
aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13

Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34
tel. 051 2757711
aperto: martedì - venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123
tel. 051 6356611
aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
venerdì 4 ottobre apertura straordinaria: ore 15-18

Museo Civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5
tel. 051 347592
aperto: martedì - domenica: ore 9-13
    ritratto di Isabella Colbran.jpg ritratto di Isabella Colbran.jpg MuseoMedievale_A fil di spada.jpg MuseoMedievale_A fil di spada.jpg
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