Bologna, 28/05/2012

BOLOGNA OSPITERA' NEL 2013 L'ASSEMBLEA MONDIALE DELLE CITTA' CREATIVE UNESCO. DICHIARAZIONE DEL SINDACO VIRGINIO MEROLA


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"Con grande piacere posso comunicare che Bologna ospiterà l'edizione 2013 dell'Assemblea mondiale delle città creative UNESCO". Questo l'annuncio del Sindaco di Bologna, Virginio Merola, a seguito della decisione assunta dall'UNESCO Creative Cities Network riunito nei giorni scorsi a Montreal (Canada), alla presenza dell'assessore alle Relazioni Internazionali Matteo Lepore.

"Per la nostra città è una conferma e allo stesso tempo un risultato importante raggiunto - continua Merola - che ci permetterà di accogliere rappresentanti delle istituzioni e delle imprese provenienti da oltre 30 città tra le più importanti a livello internazionale. Per una settimana, infatti, avremo la possibilità di mostrare al mondo il meglio delle nostre produzioni nel campo del design, della musica, della gastronomia e delle altre filiere cosiddette creative così come è avvenuto per l'EXPO di Shanghai 2010, solo che questa volta sarà il mondo a venire a casa nostra. Si tratta di un appuntamento estremamente rilevante, che richiederà il coinvolgimento pieno delle altre istituzioni del territorio e, naturalmente, di quel ricco tessuto imprenditoriale e sociale che ci contraddistingue non solo in campo culturale, ma che contribuisce a qualificare i più rilevanti settori della nostra industria. Da sottolineare, inoltre, l'opportunità che si presenta di rafforzare i nostri legami con le città asiatiche, presenti nel Network con investimenti esponenziali finalizzati a sviluppare partnership e ad aprire le frontiere del mercato turistico".


Nel 2006, Bologna è stata selezionata dall'UNESCO come città creativa per la musica, grazie alla presenza di un vasto patrimonio storico e contemporaneo di artisti e produzioni musicali, dalle composizioni di Padre Martini, alla bacchetta di Claudio Abbado, dal Teatro Comunale alla scena musicale indipendente, cantautoriale e contemporanea che ha animato e anima ancora le osterie, i club e i festival bolognesi. Le Due Torri sono famose nel mondo anche per molte altre eccellenze riconosciute come fondamentali per la rete delle Città Creative, e valorizzate dall'UNESCO anche attraverso la decisione di svolgere a Bologna la prossima edizione dell'Assemblea del Network. Dal territorio bolognese e dai suoi dintorni, infatti, provengono marchi e firme tra le più importanti e apprezzate a livello internazionale nel campo del design motoristico, industriale e della moda. La gastronomia e i prodotti della cucina bolognese si ritrovano nei menù dei ristoranti di ogni continente, e altrettanto bene potremmo dire della vivacità del settore editoriale e audiovisivo, che proprio recentemente si è reso protagonista al Festival di Cannes presentando in prima assoluta il restauro del film "C'era una vota in America" a cura di Fondazione Cineteca e Cinema ritrovato.


Dal design all'enogastronomia di qualità, dalla moda ai beni culturali, dallo spettacolo dal vivo alle produzioni editoriali, cinematografiche e radiotelevisive, l'industria ed i servizi culturali-creativi vivono una fase di forte e continua espansione e trasformazione e sono sempre più una risorsa competitiva importante, sia per i diversi settori manifatturieri – che giocano la loro competitività sul terreno del “Made in Italy” – sia per la loro ricaduta positiva sull’intera economia nazionale, in particolare nel settore del turismo. Già oggi, l’insieme del sistema culturale contribuisce alla formazione della ricchezza nazionale nella misura del 4,5% (dati Unioncamere – Symbola). Se a questa voce associamo quella del turismo culturale (unica ad avere una crescita esponenziale rispetto all’intero movimento turistico), la percentuale complessiva dell’incidenza del sistema culturale sulla ricchezza nazionale arriva vicino al 20%. Nel territorio regionale i dati parlano di circa 1.500 imprese nell’ambito culturale (spettacolo dal vivo, cinema, musica, e altro) e di oltre 25.000 tra imprese individuali e piccole imprese nell’ambito dei servizi creativi (architettura, design, pubblicità̀, multimedialità̀, comunicazione, produzione software, e altro) che danno occupazione a 77.000 addetti, pari all’8% delle imprese e al 4,5% degli addetti dell’intera economia regionale. Un potenziale di grande rilevanza, che non deve e non può più essere sottovalutato (dati ERVET - "Cultura & Creatività, ricchezza per l'Emilia-Romagna).


Lanciata nel 2004 dall'UNESCO, la rete delle Creative Cities è composta da 31 città selezionate in tutto il mondo per il loro valore nei diversi campi delle industrie creative riconosciute. Dalla musica al design, dal digitale al cinema alla gastronomia, fanno parte del network aree urbane che hanno saputo sviluppare una parte importante della propria economia e la propria immagine sulla presenza di imprese, organizzazioni professionali, istituzioni culturali e partecipazione dei cittadini dedicate a una o più filiere dell'economia creativa. Ogni due anni le città selezionate da un comitato internazionale guidato dall'UNESCO, devono rendicontare la propria attività nel campo per cui sono stati scelti, dimostrando di sapere valorizzare con politiche e azioni adeguate gli elementi che hanno permesso loro di essere selezionate tra tante altre.


Di seguito l'elenco delle città coinvolte ad oggi e che saranno presenti all'appuntamento che si terrà a Bologna il prossimo settembre-ottobre 2013:


Design: Pechino, Buenos Aires, Berlino, Montreal, Nagoya, Kobe, Shenzhen, Shanghai, Seoul, Saint-Étienne e Graz
Letteratura: Edimburgo, Melbourne, Iowa City, Dublino, Norwich e Reykjavik
Film: Bradford e Sydney
Musica: Siviglia, Bologna, Glasgow, Gent e Bogotà
Artigianato e arte popolare: Santa Fe, Aswan, Kanazawa, Hangzhou e Icheon
Media Arts: Lione
Gastronomia: Popayán, Chengdu, Jeonju e Östersund
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