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Bologna, 11/07/2014
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Domanda della consigliera Borgonzoni "Visto l'articolo di stampa relativo alla chiusura di un centro scommesse nel cuore della nostra città, alla luce altresì del notevole impegno profuso dall'Amministrazione nel contrastare "selvagge" aperture di centri scommesse e di centri VLT e tenuto conto che proprio da Bologna è partita la raccolta firme per il referendum abrogativo contro le VLT Si chiede al signor Sindaco se l'amministrazione persegue con costante attenzione il monitoraggio delle sale VLT e centri scommesse in città ma soprattutto se sta vigilando sul fatto che all'interno di centri sociali, centri ricreati, arci non vi siano slot-machine di nuova introduzione; si chiede altresì di conoscere se l'amministrazione si stia impegnando per alzare il livello di consapevolezza tra la cittadinanza del grave malessere che tale "attività" può comportare soprattutto tra i giovani. Si chiede infine di sapere se verranno avviati incontri/dibattiti in collaborazione con il MIUR al fine di sensibilizzare i giovani studenti bolognesi su tale argomento e se si è a conoscenza di eventuali atti che sono stati impugnati contro i provvedimenti dell'amministrazione su tale questione". Risposta dell'assessore Monti letta in aula dall'assessore Alberto Ronchi: "Gentile consigliera, in merito alla chiusura della sala scommesse di piazza San Francesco, ritengo sia l'ennesima prova del fatto che quando tutte le parti in campo lavorano con grande volontà e con un obiettivo comune e condiviso, i risultati non possono che essere molto soddisfacenti. A partire dalla segnalazione dei cittadini, dal recepimento dell'istanza da parte dell'amministrazione, a riprova della grande attenzione verso l'ascolto, alle verifiche seguenti effettuate dalla Polizia municipale e da personale del reparto Attività produttive, fino ai sigilli posti dalla Questura, viene dimostrata la grande sinergia con cui si è lavorato per ottenere un risultato decisamente concreto. Il comparto del gioco pubblico in Italia è regolato dall'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato (AAMS) cui spetta la verifica dell'operato dei concessionari e il contrasto delle irregolarità. I controlli che attengono al Corpo di Polizia municipale pertanto, consistono esclusivamente nel mero accertamento del tipo e numero di macchine presenti nelle attività controllate, tali dati vengono poi inoltrati ad AAMS per i controlli di sua esclusiva competenza e cioè la verifica di conformità delle macchine e il rispetto del contingentamento. Le sale video lottery terminal e cioè i locali attrezzati esclusivamente con videogiochi di cui all'art. 110 comma 6 R.D. 773/31 (TULPS) sono autorizzate dalla Questura competente per territorio. Dopo la modifica dell'art. 23 del Regolamento di Polizia Urbana, in cui è stabilito che dette sale devono essere distanti almeno 1.000 metri dai luoghi sensibili, come asili, scuole di ogni ordine e grado, luoghi di culto, ospedali, case di cura e strutture protette in genere (art. 23 del suddetto Regolamento) a cui si aggiunge la disciplina degli orari di apertura e chiusura delle sale giochi e sale scommesse (art. 23 bis del suddetto Regolamento), la Questura, a fronte di richieste di apertura di nuove sale, chiede alla Polizia municipale la verifica delle distanze. Attualmente in 4 casi di richieste di nuove aperture è stata accertata una distanza inferiore a 1.000 metri da luoghi sensibili, ciò ha comportato il diniego dell'autorizzazione da parte della Questura ed in due casi gli atti sono stati impugnati dinanzi al Tribunale amministrativo regionale dell'Emilia-Romagna. L'Amministrazione comunale si è costituita in giudizio e siamo in attesa delle decisioni. Tutto ciò premesso, il Comune di Bologna è attivamente impegnato in azioni di promozione della legalità finalizzate al contrasto del gioco d'azzardo ed alla prevenzione delle sue conseguenze negative e patologiche e ha sottoscritto il “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo” elaborato da sindaci e assessori all’interno delle iniziative della Scuola delle Buone Pratiche promossa da Legautonomie. Anche a seguito della sottoscrizione del suindicato Manifesto, il Comune ha realizzato, insieme alle associazioni del territorio, tra cui ARCI, Libera, Avviso Pubblico, C.S. Papa Giovanni XXIII, un percorso di formazione-informazione denominato “Giocare è una cosa seria” indirizzato ad operatori dell’Amministrazione, amministratori locali, rappresentanti delle associazioni di categoria e di categorie sindacali, inserito in un Accordo di Programma siglato con la Regione Emilia-Romagna in base alla Legge regionale 9 maggio 2011, n. 3 recante "Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile". Attraverso il suddetto accordo di programma e il progetto dell’Amministrazione comunale denominato “Fai la Cosa Giusta”, destinatario di contributo regionale in base alla legge regionale n.24/2003, sono stati realizzati moduli formativi sulla ludodipendenza che hanno coinvolto finora 34 scuole di Bologna per un totale di 80 classi tra primarie e secondarie di primo e secondo grado che si inseriscono inoltre, in un'ottica di continuità con un precedente simile progetto, tra le azioni di formazione-educazione e sensibilizzazione rivolte in particolare alla popolazione giovanile. Abbiamo iniziato tempo fa a segnare un cambiamento nel modo di affrontare il tema delle ludopatie anche nelle scuole e applicare un modello capace di reggere efficacemente le richieste le preoccupazioni dei cittadini. Sono attivi progetti di sensibilizzazione e prevenzione sulle dipendenze, anche sul gioco d’azzardo, a cura del Settore Salute e Città sane. Abbiamo determinato specifiche procedure per la concessione in uso di beni immobili alle libere forme associative tra cui il divieto di adibire gli spazi concessi o parte di essi a sala giochi per usi non ricreativi e sociali, ovvero quello di installare apparecchi automatici ad essi adibiti quali ad esempio slot-machine, videolottery. Le finalità di prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico vengono perseguite anche con la collaborazione tra l’Amministrazione comunale e gli esercenti/gestori dei circoli stessi, anche attraverso l’intervento delle loro associazioni o enti di affiliazione. Recentemente, con la sottoscrizione del Protocollo d'intesa con enti di promozione sociale e sportiva, abbiamo dato vita a un'importante lavoro di rete, con l'obiettivo di essere trasparenti, esigenti e rigorosi nel contrasto al tragico fenomeno della ludodipendenza. Il patto é stato siglato da 13 enti e rappresenta un ulteriore importante passo nella lotta al Gioco d'azzardo, nella prevenzione delle dipendenze patologiche e delle attività illegali che ne derivano. Il Protocollo d’intesa che prevede tra gli impegni, quello di scoraggiare le pratiche che possano incentivare abusi e di ridurre la presenza all’interno dei circoli o comunque dei locali di loro pertinenza, al fine di giungere alla completa disintallazione e rimozione, di apparecchi automatici da gioco che possano essere causa di dipendenza patologica, è stato adottato sperimentalmente per la durata di un anno dalla sua sottoscrizione, al termine del quale verrà verificato il rispetto degli impegni assunti assieme alle associazioni/enti, anche mediante appositi codici di autoregolamentazione e potrà essere rinnovato per gli anni successivi, salve le integrazioni e/o le modifiche che si rendessero necessarie. L'impegno dell'Amministrazione comunale nella lotta al gioco d'azzardo e nella prevenzione delle dipendenze patologiche e delle attività illegali che ne derivano, in questi anni é cresciuto e si é rafforzato grazie al contributo di voi consiglieri, tanti volontari e cittadini che hanno partecipato attivamente alla raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare "Tutela della salute degli individui tramite il riordino delle norme vigenti in materia di giochi con vincite in denaro - giochi d'azzardo", conclusasi alla fine di marzo 2014 e i cui risultati su scala nazionale (93.194 firme raccolte) sono stati consegnati in data 9 aprile 2014 alla Camera dei Deputati – Servizi Testi Normativi per i seguiti di competenza. La proposta di legge C. 2294 è attualmente assegnata alle Commissioni riunite VI Finanze e XII Affari Sociali. Il deposito delle firme non rappresenta la conclusione del lavoro avviato, ma un punto di partenza per rilanciare, rafforzandolo, l’impegno degli enti locali a sostegno delle azioni rivolte ad ottenere un quadro di norme finalmente coerenti con l'obiettivo di contrastare, prevenire e curare la ludopatia. Il cammino dunque é ancora lungo: la partita, sia culturale, sia legislativa, necessita di una continua e sollecita attenzione a partire dalle azioni di formazione-educazione e della collaborazione di tutti. Grazie".
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