Bologna, 22/06/2012
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La domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl): "Con riferimento all'articolo pubblicato da Affari Italiani sulla nuova nomina fatta dal Sindaco per la Presidenza di Seribo, chiede di sapere: 1) se la stessa sia stata fatta seguendo il percorso a suo tempo delineato, coinvolgendo, quindi, il comitato dei saggi; 2) se il signor Giovanni Xilo abbia prodotto all'Amministrazione un proprio curriculum; 3) se allo stesso sia stato richiesto, anche sulla scorta dell'esperienza fatta con la signora Bitassi, di dar conto di eventuali pendenze giudiziarie; 4) se all'Amministrazione comunale risultino esistere "pendenze" a carico del signor Giovanni Xilo". La domanda d'attualità della consigliera Federica Salsi (M5S): "Premesso che: Il Sindaco, nella seduta di Question time del 08-06-2012, rispondendo alle domande di attualità sulla nomina di Giglia Bitassi a presidente di Seribo e delle sue successive dimissioni legate alle vicende giudiziarie per cui è indagata, ha asserito: “Tuttavia, per le nomine fiduciarie, ritengo sin d'ora di dare mandato agli Uffici di fare verifiche istruttorie, che prevedono la richiesta delle certificazioni necessarie alle amministrazioni competenti, come atto d'ufficio, senza coinvolgimento degli interessati.” Successivamente il Sindaco ha nominato Giovanni Xilo alla presidenza di Seribo. Considerato che: Giovanni Xilo è coinvolto in un’indagine su consulenze ritenute dalla Procura della Corte dei Conti come una “sovrapposizione e duplicazione illecita della medesima attività con dispendio ingiustificato di risorse pubbliche”; Il sindaco Giovanni Gaspari è citato a giudizio dinanzi alla Corte per i suddetti motivi ovvero avrebbe dato una consulenza di 50.400 euro nel 2006 a Xilo; Chiedo al sindaco: che tipo di verifica istruttoria abbiano eseguito gli Uffici; se era a conoscenza del coinvolgimento di Giovanni Xilo in queste indagini; se ritenga opportuna la nomina di Giovanni Xilo in relazione al suo coinvolgimento nelle indagini; se ritenga di dover procedere a nuova nomina designando un soggetto al di sopra di ogni sospetto e al di fuori di eventuali indagini". La risposta della vicesindaco Silvia Giannini: "Con riferimento all'individuazione del dottor Xilo per la presidenza Seribo preciso che non è stata attivata la procedura nomine, essendo urgente provvedere alla nuova nomina dopo la rinuncia all'incarico da parte della candidata individuata precedentemente. Ci tengo a precisare, posto che anche il consigliere Tomassini si è interrogato sulla correttezza della procedura, che è assolutamente è totalmente corretta. Il Comitato nomine, vorrei che fosse chiaro, l'ho detto centomila volte, ma dato che si torna sempre sulle stesse cose penso sia opportuno ripeterlo ulteriormente, è un Comitato di persone che, gratuitamente e con molta disponibilità, e che ringrazio ulteriormente per il prezioso lavoro svolto, guardano dei curricula, e sulla base di curricula individuano una rosa di nomi. Non sempre questi nomi sono sufficienti o adeguati a ulteriori indagini che vengono fatte anche successivamente per le posizioni previste, e come già più volte ho detto, però, nella stragrande maggioranza dei casi, 58 su 67, le nomine sono state effettuate sempre all'interno della rosa dei nomi del Comitato, ma in ogni caso le nomine sono di pertinenza del sindaco che decide in piena autonomia. Quindi si avvale unicamente del Comitato nomine, non stiamo parlando di bandi. Quindi la correttezza della procedura è evidente, e ci tengo anche a precisare che quello che è importante soprattutto di questa procedura, e che abbiamo condiviso con il Comitato nomine, è la sua trasparenza, nel senso che tutti i curricula sono online, di chi fa domanda e di chi viene selezionato nella rosa di nomi proposta al sindaco. La procedura è la più trasparente che esiste tra tutti i Comuni che io conosca, e credo che questo sia proprio il suo valore. Il CV del dottor Xilo è online, e come potete vedere dal suo CV il dottor Xilo ha una elevata esperienza professionale soprattutto in tema di servizi pubblici. Il curriculum del dottor Xilo infatti è agli atti del Comune ed è stato trasmesso al Gabinetto del Sindaco, il quale ne ha dato comunicazione alla presidenza della 1° Commissione consiliare, ai sensi dell’art. 49 comma 6 dello Statuto del Comune. Il CV del dottor Xilo è online e tutti possono vedere la sua elevata professionalità. Per quanto riguarda eventuali pendenze giudiziarie, il consigliere Tomassini chiede quali indagini vengano fatte per evitare che ci possano essere problemi da questo punto di vista, già avevamo risposto in Question time venerdì scorso su quelle che sono le possibilità ed i limiti che l'Amministrazione ha in questo caso, non torno su questo e rinvio a quanto detto in Question time relativamente alla precedente nomina. In questo caso è stato richiesto riscontro all'interessato nel corso di un colloquio, posso dire che io personalmente ho fatto questo riscontro. Gli Uffici comunque provvederanno a chiedere ai soggetti interessati autocertificazioni, non possiamo fare altro, sulla quale potranno essere effettuati controlli a campione come prevede la legge sulle autocertificazioni. Questo a seguito di una apposito disposizione sulla quale si sta già lavorando non essendo attualmente tale materia disciplinata, come appunto già più volte detto, né prevista dalla legge, dallo Statuto e dagli indirizzi consiliari. Preciso infine che all'amministrazione non risultano sussistere pendenze giudiziarie. E qui entro più nel merito di quanto richiesto dalla consigliera Salsi. Con riferimento alle verifiche compiute sulla nomina del dottor Xilo, preciso che in ogni caso l'istruttoria che viene fatta dagli Uffici riguarda gli indirizzi della deliberazione consiliare sulle nomine (cioè oltre al CV la dichiarazione di assenza di cause di incompatibilità rispetto a quanto deciso dagli indirizzi consiliari, o di non conformità agli indirizzi e allo Statuto o ad altre norme di legge, dichiarazione di conoscenza delle norme sulla pubblicità dei compensi, ecc..). La verifica sull’eventuale esistenza di indagini delle Procure presso la Corte dei Conti a carico dei cittadini, non è attuabile in concreto, perché a differenza dei procedimenti penali, le procedure in materia di responsabilità erariale sono diverse. Quindi gli Uffici non hanno modo di fare autonome ricerche o verifiche a carico dei cittadini sotto questo profilo. Con riferimento specifico all’indagine a cui si riferisce la consigliera Salsi, preciso innanzitutto che il dottor Xilo non è mai stato oggetto di indagine. Leggo inoltre per esteso la nota dell’Amministrazione comunale pubblicata online in data 20 giugno ultimo scorso che chiarisce dettagliatamente la questione. A seguito di alcuni articoli di stampa pubblicati nei giorni scorsi su indagini che avrebbero riguardato Giovanni Xilo, presidente e amministratore delegato della C.O. Gruppo Srl e neo presidente di Seribo, si precisa che né la C.O. Gruppo Srl, né alcuno dei suoi amministratori, siano mai stati direttamente coinvolti dalla vicenda giudiziaria della Procura regionale presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti delle Marche, aperta nel 2007, né sia stata ravvisata nei loro confronti, neppure per ipotesi, da parte della Procura della Corte dei Conti, né da parte di altra autorità giudiziaria o amministrativa, responsabilità di alcun genere. Nella comunicazione dell'Amministrazione si riporta integralmente una nota del legale rappresentate del Comune di San Benedetto del Tronto: 'La Procura regionale presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti delle Marche ha aperto nell’anno 2007 una istruttoria, con relativo invio di invito a dedurre, nei confronti di alcuni amministratori e dipendenti del Comune di San Benedetto del Tronto per l’accertamento di eventuale responsabilità amministrativa per danno erariale in ordine: 1) alle modalità di affidamento, nell’anno 2007, di un incarico di consulenza alla C.O. Gruppo Srl relativamente alla riorganizzazione dell’Ente; allo svolgimento di tale incarico nel corso del biennio 2007-2008; alla regolarità della erogazione alla C.O. Gruppo dei compensi convenuti; 2) alla compresenza nell’Ente, nell’anno 2007, della C.O. Gruppo e di altra società di servizi incaricata di fornire consulenze in ordine alla riorganizzazione di uno specifico settore dell’Amministrazione (Lavori Pubblici e Tutela Ambientale). Compresenza che costituiva, a parere della Procura, sovrapposizione e duplicazione illecita della medesima attività con dispendio ingiustificato di risorse pubbliche. L’istruttoria svoltasi ha consentito a tutti i soggetti coinvolti di produrre proprie deduzioni e di essere personalmente sentiti dai magistrati inquirenti e ha condotto al loro completo proscioglimento, già nella fase delle indagini, relativamente al primo gruppo di questioni (regolarità dell’affidamento; effettivo svolgimento dell’incarico; regolarità dei pagamenti effettuati dal Comune alla C.O. Gruppo). La Corte, ha invece ritenuto di poter procedere con il giudizio di responsabilità, solo nei confronti di alcuni tra gli amministratori e i dipendenti originariamente individuati ed esclusivamente con riferimento alla seconda fattispecie dedotta (asserita indebita sovrapposizione, per un certo periodo, tra la C.O. Gruppo e altra società di consulenza con riferimento al Settore Lavori Pubblici). Si precisa dunque che né la C.O. Gruppo Srl, né alcuno dei suoi amministratori siano mai stati direttamente coinvolti in tale vicenda giudiziaria, né sia stata ravvisata nei loro confronti, neppure per ipotesi, da parte della Procura della Corte dei Conti, né da parte di altra autorità giudiziaria o amministrativa, responsabilità di alcun genere'. Spero che questo sia sufficientemente chiaro per fugare qualsiasi dubbio". Il consigliere Lorenzo Tomassini si è dichiarato non soddisfatto. La consigliera Federica Salsi si è dichiarata non soddisfatta.
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