Bologna, 20/02/2013

GIUDICE DI PACE: NUOVI STRUMENTI A SERVIZIO DEI CITTADINI.


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Carta dei Servizi, Bilancio Sociale e sito web 2.0 http://www.giudicedipace.bologna.it/. Questi i nuovi strumenti messi in campo dall'Ufficio del Giudice di Pace di Bologna per essere sempre più vicino e di servizio ai cittadini, nell'ambito del Protocollo d'intesa firmato nel 2008 tra Regione Emilia-Romagna, Ministero della Giustizia e Ministero della Funzione Pubblica.
Il patto mirava infatti a favorire l’innovazione organizzativa e dei servizi da conseguirsi attraverso la realizzazione di progetti, cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo nell’ambito del Programma Operativo - Obiettivo 2 “Competitività regionale e occupazione periodo 2007- 2013”, denominato “Diffusione di best practices presso gli uffici giudiziari italiani”.

Il progetto al quale ha aderito l’Ufficio del Giudice di Pace di Bologna, realizzato con la collaborazione del R.T.I. (Deloitte - Pricewaterhouse Coopers Advisory: PWC - Archidata), ha avuto inizio nel settembre 2009 e si è recentemente concluso producendo alcuni importanti risultati, che sono stati presentati oggi in Cappella Farnese a Palazzo d'Accursio in occasione del convegno “Gli interventi migliorativi per la qualità dei servizi: l'orientamento all'utenza”.

La necessità di innovare l'organizzazione dei servizi nasce anche in virtù della nuova geografia giudiziaria che prevede la soppressione di molti uffici; l'unificazione delle Cancellerie in un’ottica di razionalizzazione dei processi di lavoro e condivisione delle competenze tra più risorse di personale, porterà infatti, entro il prossimo autunno, il Giudice di pace ad essere presente solo a Bologna (dove convoglieranno le attività di Vergato, San Giovanni in Persiceto e Porretta Terme) e a Imola (che assorbirà la sede di Budrio).
Il nuovo sito web fungerà da vero e proprio sportello virtuale per acquisire informazioni e moduli per richieste di vario tipo, oltre ad avere una sezione dedicata alla normativa di riferimento e un glossario per la "traduzione" dei termini tecnici, il tutto in un'ottica di razionalizzazione e decongestionamento dei front office che porterà anche un forte risparmio di risorse pubbliche, basti pensare che il sistema informatizzato dei registri per il Civile ha già fatto risparmiare 5 milioni di euro, per il processo Eternit di Torino.
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