Bologna, 21/10/2015

PRESENTAZIONE DEL NUOVO CONSOLATO ONORARIO DELLA FEDERAZIONE RUSSA IN BOLOGNA, IL DISCORSO DEL SINDACO VIRGINIO MEROLA


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Questo pomeriggio nella Sala del Consiglio comunale a Palazzo d'Accursio, si è tenuto l'incontro di presentazione del nuovo Consolato Onorario della Federazione Russa in Bologna. Hanno partecipato Virginio Merola, Sindaco di Bologna, Alexey Meshkov, Vice Ministro Affari Esteri della Federazione Russa e Igor Pellicciari, Console Onorario della Federazione Russa in Bologna.

Di seguito il discorso del Sindaco Virginio Merola:

"Sua eccellenza Vice Ministro Affari Esteri della Federazione Russa, Primo Consigliere d'Ambasciata della Federazione Russa in Italia, Console onorario della Federazione Russa a Bologna, Console Generale Federazione Russa a Milano, un saluto a tutte le autorità presenti.

Oggi è un giorno importante per tutti noi, per incrementare le relazioni tra i due Paesi. L'apertura del Consolato Onorario della Federazione Russa a Bologna segna sicuramente un passo in avanti nelle relazioni tra la nostra città, la Russia e i cittadini russi che vivono, lavorano o transitano nel nostro territorio. Quello russo è il secondo mercato extra UE nel settore turistico per la Regione Emilia-Romagna, che dunque continua ad investire in promozione turistica in Russia. Per i crescenti flussi turistici e gli scambi commerciali è stato attivato il collegamento diretto Bologna-Mosca mediante la compagnia aerea russa Aeroflot. Inoltre la Federazione russa è il quinto mercato di riferimento per le esportazioni della Regione Emilia-Romagna, con una quota export che ha superato 1,7 miliardi di euro nel 2014.
Bologna sta puntando molto sui temi dell'innovazione e dell'attrattività del nostro territorio. Stiamo portando avanti una ricerca statistica che ci aiuti a identificare le caratteristiche che più rendono attrattivo il territorio bolognese, partendo proprio dagli ambiti da migliorare. Per farlo, stiamo anche intervistando presidenti e amministratori delegati di aziende che in questi ultimi anni hanno deciso di investire sul nostro territorio.

Bologna, anche in questi anni difficili, si è dimostrata in concreto un territorio attrattivo. Qui infatti hanno deciso di iniziare a investire, o continuare a investire, grandi eccellenze nazionali e internazionali. A questo proposito, infatti, vorrei ricordare la scelta di Audi che, acquisendo Lamborghini e Ducati, ha deciso di mantenere nello stabilimento di Sant'Agata la produzione, portando anche quella del nuovo Suv, e di investire sull'azienda di Borgo Panigale. Entrambe le case hanno iniziato programmi di alternanza scuola-lavoro in collaborazione con gli Istituti tecnici della città metropolitana. Ugualmente Philip Morris Italia, già presente sul territorio, ha deciso negli ultimi anni di realizzare nuovi investimenti e di produrre qui la nuova sigaretta, realizzando un nuovo stabilimento a Crespellano. Anche le piccole medie imprese ha iniziato un progetto con le Aldini Valeriani. Questo perché tutte le aziende citate finora riconoscono l'eccellenza manifatturiera del territorio e l'importanza dei nostri istituti tecnici, scegliendo quindi di sostenere percorsi per il rilancio di una forte cultura tecnica.
Il progetto FICO - Eataly world ha senza dubbio già rilanciato l’immagine di Bologna città del cibo. Prima ancora di essere realizzato, il parco tematico ha rafforzato l’affermazione che il nostro territorio è eccellente anche in questo campo, muovendo notorietà a livello internazionale e una grande attivismo a livello locale. Tutto ciò non sarebbe stato possibile se la città non avesse già una tradizione e degli ottimi fondamentali. Già in passato si era tentato di lanciare questo “brand” ma senza successo, ricadendo all’interno di stereotipi e operazioni non in grado di affermarsi nell’immaginario nazionale e internazionale.
Complice anche un momento di nuova attenzione globale per i temi dell’alimentazione, Bologna città del cibo sembra avere preso finalmente quota, anche in relazione ai temi dell'Expo, con l'avvio di questo percorso si è innescato con la creazione della piattaforma ExBo, in collaborazione con i principali attori cittadini e in accordo con Milano.

Signor Vice Ministro, come ci siamo detti, le relazioni tra le città possono essere molto importanti per migliorare le relazioni tra gli Stati. Le sanzioni sono cose che tutti cerchiamo di voler superare, sicuramente il contributo che può venire dalle città è quello di stringere relazioni pratiche di scambio, di collaborazione e di esperienze e di presentazione delle rispettive attività imprenditoriali e culturali per migliorare e rinsaldare i rapporti.

Il nuovo Consolato Onorario della Federazione Russa a Bologna non nasce in contrapposizione con il resto della Regione Emilia-Romagna, in particolare con i nostri colleghi di Rimini, sarà mantenuta, come dirà meglio il Console Onorario, una sede operativa nell'aeroporto di Rimini. Ciò che ci muove è la convinzione che, collaborando insieme in Regione con il Consolato Generale Russo, si possa essere meglio competitivi, rispetto a un pubblico turistico come quello russo che vede una differente vocazione per la nostra città, rivolta al turismo legato agli affari e ai temi culturali ed educativi, rispetto al turismo che viene accolto a Rimini che riguarda il leisure e la possibilità di svago e divertimento.
Abbiamo molte cose da fare insieme, abbiamo convenuto che il compito del console Onorario della Federazione Russa, grazie anche al vostro indirizzo, Vice Ministro, sarà quello di promuovere relazioni autentiche, che servano alla reciproca conoscenza tra i nostri territori e a migliorare le relazioni in tutti i campi. Anche noi riteniamo che possa essere un sogno insieme praticabile e percorribile, quello di verificare di ospitare qui a Bologna una "Casa Russa", una casa della cultura russa e lo riteniamo importante per le relazioni tra i nostri due Paesi, ma anche per i 400 cittadini russi che risiedono in modo permanente nella nostra città.
Ci sono molti spunti, quindi, a partire da questa splendida novità di questo Consolato Onorario che avete deciso e avete concordato con noi di fare proprio qui a Bologna, io di questo vi sono molto grato e credo che servirà sia alla nostra città che alla Federazione Russa per incrementare le nostre relazioni, che sono relazioni antiche molto di più di quelle del '900, risalgono a un passato che affonda nel Medioevo. I nostri scambi importanti, oggi abbiamo riconfermato che gli spaghetti alla bolognese non esistono e abbiamo appreso che sono stati i Genovesi e i veneziani a esportare la possibilità dei distillati in Russia, quindi vi abbiamo aiutato a introdurre la vodka. Ci sono molte cose da scoprire rispetto ai nostri stereotipi e credo che la cosa migliore sia quella di frequentarci in modo concreto, con le persone concrete che fanno vivere la nostra Città e la vostra Federazione.

Grazie davvero per la vostra visita e per questo vostro Consolato".

In allegato la scheda del Consolato Russo in Bologna.
    Scheda Consolato Russo Bologna.pdfScheda Consolato Russo Bologna.pdf
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