Bologna, 22/01/2016

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA PUBBLICITÀ SULLE SERRANDE


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La vicesindaco Silvia Giannini ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord) sulla pubblicità sulle serrande

Domanda della consigliera Scarano
"Le serrande non rientrano tra i mezzi pubblicitari e "pertanto non si applica l'imposta di pubblicità in caso di decorazioni o disegni o altri tipi di illustrazioni diversi da loghi, nomi o scritte riconducibili al concetto di insegna o messaggio pubblicitario". Sono a chiedere al Signor Sindaco e alla Giunta se è loro intenzione farsi parte diligente nei confronti del Governo affinchè venga modificato il decreto legge nazionale del 1993 cancellando quegli articoli che sinteticamente possono essere apostrofati come "delirium tax" e se è sempre intenzione della Giunta modificare il proprio regolamento ed applicare il minimo dell'imposta stabilita dalla normativa nazionale per le sanzioni".

Risposta della vicesindaco Giannini

"Innanzi tutto, come ho più volte detto anche in Commissione, vorrei che si usassero termini più consoni al luogo istituzionale in cui siamo e quindi non si parlasse di “delirium tax”, ma di Imposta Comunale di Pubblicità (ICP). Prevista e applicata dal nostro Comune in base al dlgs 507/1993. Ogni imposta ha il suo presupposto e il fatto che vi siano diversi tributi nel nostro ordinamento riflette il fatto che vi sono diverse manifestazioni di capacità contributiva o si perseguono specifiche finalità allocative. Nel caso di specie, sicuramente ci possono essere buoni motivi per rivedere il dlgs 507/1993 e infatti da tempo vi sono proposte di riforma di questo tributo locale, congiuntamente al canone o alla tassa sulla occupazione di suolo, ma l'ultima legge di stabilità pare avere per il momento accantonato l'ipotesi governativa di intervenire su questi tributi.
Infatti con la Legge di Stabilità 2016 è stata abrogata, ancor prima di entrare in vigore l'IMUS o IMU secondaria, tributo previsto dalla riforma del federalismo fiscale (Art. 11 del D. Lgs. n. 23 del 2011). Il D. Lgs. n. 23 del 2011 che prevedeva infatti l'istituzione dell'Imposta Municipale Secondaria, in sostituzione della tassa per l'occupazione di spazi e aree pubbliche, il canone di occupazione di spazi e aree pubbliche, l'imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni, insieme al canone per l'autorizzazione all'installazione dei mezzi pubblicitari.

Quanto al fatto di farsi parte diligente con Governo (c'era su questo già un odg collegato al Bilancio) per modifica di questi tributi, lo faremo, ma non ci pare al momento sia né una priorità del Governo né lo è nella nostra interlocuzione con il Governo, che è centrata su temi di maggiore rilievo per l'interesse della nostra comunità, come il rimborso per gli uffici giudiziari, o i metodi di riparto del Fondo di Solidarietà Comunale o come vengono calcolati i fabbisogni standard.
Inoltre l'abolizione del tributo - qualora si ritenesse opportuno, questione che meriterebbe una discussione molto più approfondita - comporterebbe una perdita di gettito notevole per il Comune, a cui occorrerebbe far fronte con altre risorse o con tagli di spesa; occorrerebbe quindi anche indicare copertura, qualora volessimo avanzare questa proposta al Governo.

A livello locale si è avviato da tempo un confronto e un dialogo con le categorie economiche proprio per esaminare le varie fattispecie e applicare, come siamo tenuti a fare, le norma nazionali, nel modo più semplice e chiaro e meno vessatorio possibile, nei confronti dei contribuenti. Il confronto fino ad ora è stato molto continuo e proficuo ed è grazie a questo che siamo venuti a conoscenza di una fattispecie che potrebbe in linea di principio configurarsi come forma di pubblicità, e che nei nostro incontro non avevamo tenuto ancora in considerazione, quella delle decorazioni o altre opere grafiche sulle serrande. Adesso che è emersa anche questa fattispecie ci siamo subito confrontati, abbiamo un incontro ulteriore fissato con le categorie per fare il punto della situazione e verificare se ci sono altri elementi di criticità. A questa fattispecie (serrande, ndr) abbiamo immediatamente posto rimedio. Non entro nello specifico del tema, neanche nello specifico del perché il tema se un decoro sulle serrande può o meno essere considerato pubblicità perché abbiamo una delibera che è già stata approvata in Giunta che verrà discussa mercoledì in commissione e poi in Consiglio.

Quanto alle sanzioni non applichiamo le sanzioni minime se non in casi particolari in quanto le normative prevedono la variabilità della sanzione da un minimo ad un massimo in base alle differenti situazioni.

Il Consiglio ha approvato un Regolamento e noi applichiamo le sanzioni così come deciso da questo Consiglio comunale. Nell'atto di accertamento le sanzioni sono quantificate nella misura prevista dall'art. 24 lettera a del vigente Regolamento comunale sulle entrate (pg 1579/2012). Ma queste sanzioni sono poi soggette a possibili abbattimenti legati alle varie possibilità di definizione dell'atto o, ove impugnato, nella relativa controversia. In fase antecedente all'accertamento il contribuente può inoltre ravvedersi ai sensi dell'art. 13 del D. lgs. 472 del 1997 garantendo specifici e consistenti abbattimenti sanzionatori dipendenti dalla tempestività del suo adempimento tardivo".
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