Bologna, 13/01/2012

QUESTION TIME: CHIARIMENTI SULLA LIBERALIZZAZIONE DELLE LICENZE TAXI


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"Non sappiamo ancora, in assenza del testo dell'eventuale provvedimento che il Governo vorrà adottare, quale sarà il contenuto effettivo delle liberalizzazioni per quanto riguarda il settore dei taxi. Su questo specifico argomento e più in generale sul tema liberalizzazioni, come Giunta diamo un giudizio di inadeguatezza su ogni provvedimento che privi radicalmente i comuni di un potere di coordinamento e di condivisione, che a nostro avviso è il modo più efficace per evitare che misure generali prescindano poi dalla concreta organizzazione della vita quotidiana nelle città". Così l'assessore comunale con delega alla Mobilità, Andrea Colombo, risponde nella seduta odierna di Question time alle domande dei consiglieri del Pdl Daniele Carella e Lorenzo Tomassini sulla liberalizzazione delle licenze dei taxi.

Domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (PdL)

"In merito a quanto dichiarato alla stampa locale sulla prefigurata 'liberalizzazione' della licenze taxi e alla manifestazione degli stessi tassisti tenutasi in piazza Maggiore, domanda:

1) Quante sono mediamente le corse giornaliere dei taxi in città e quante quelle effettuate dagli autonoleggiatori;

2) Quante sono le corse richieste dalla potenziale utenza che non vengono soddisfatte dagli operatori del comparto;
3) Che vengano forniti i dati disaggregati inerenti i primi due punti;
4) Quante si ritiene siano complessivamente le licenze operative del settore necessarie a Bologna e necessarie a cosa;
5) Una volta definiti i punti precedenti si chiede in sostanza quali si pensa siano in concreto i vantaggi per i cittadini bolognesi".

Domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (PdL)

"Visto l'articolo di stampa apparso nella giornata dell'11 gennaio 2012 concernente le dichiarazioni dell'assessore Monti sulle politiche di liberalizzazione delle licenze per taxi, chiede di conoscere l'opinione del sindaco rispetto quanto affermato dal proprio assessore.
Chiede inoltre di sapere se il sindaco ritenga equa e rispettosa del principio di uguaglianza tra i cittadini una riforma che, nei fatti, determinerà condizioni di estremo vantaggio per una fascia di 'nuovi attori del mercato' e, nello stesso tempo, di drammatico ed improvviso impoverimento per tutti coloro che, confidando nelle regole vigenti, hanno investito ingenti capitali, ponendo a rischio la sicurezza economica loro e dei familiari".


Risposta dell'assessore alla Mobilità e Trasporti Andrea Colombo:

"Per quanto riguarda i dati richiesti dal consigliere Carella, precisando che i tempi ristretti della domanda di attualità non consentono risposte esaurienti tanto più a fronte di quesiti dettagliati, non sono oggi a disposizione dell'amministrazione comunale per due motivi. Il primo motivo è l'impostazione complessiva del sistema per cui la stragrande parte dei tassisti come noto svolge la propria attività avvalendosi di un servizio centralizzato di radiotelefono le cosiddetto centrali radiotaxi e soltanto a quanto ci risulta una decina di tassisti svolge servizio direttamente solo su piazzola. I dati relativi alle corse giornaliere mediamente effettuate dai taxi e quelle richieste dagli utenti, ma non soddisfatte, non solo controllate direttamente dall'Amministrazione comunale, ma sono oggetto di una gestione interna imprenditoriale da parte delle centrali radio. Il secondo motivo per cui questi dati, pertanto in forma aggiornata, non sono disponibili è che normalmente l'Amministrazione comunale quando pianifica e intende verificare l'adeguatezza del numero di licenze rispetto al livello di servizio che la città e i cittadini richiedono svolge specifiche indagini redatte normalmente da uno specialista della materia che fa in sostanza una indagine di mercato sull'attuale situazione dell'incontro tra la domanda e l'offerta. Questi studi vengono solitamente effettuati in occasione della preparazione dei nuovi piani generali del traffico urbano e ciò infatti è avvenuto sia all'inizio degli anni 2000 per il PGTU della Giunta Guazzaloca si attorno all'anno 2006 in vista dell'approvazione del PGTU della Giunta Cofferati. Ovviamente questi studi sono agli atti.
Specificato che tutti i dati relativi anche alle licenze già attive e agli incrementi pari a 41 unità avvenuti in attuazione del decreto Bersani saranno messi a disposizione dal Settore passo a rispondere alla domanda di attualità sul tema delle liberalizzazioni taxi e delle liberalizzazioni in generale. Non sappiamo ancora, in assenza del testo dell'eventuale provvedimento che il Governo vorrà adottare, quale sarà il contenuto effettivo delle liberalizzazioni per quanto riguarda il settore dei taxi. Ad oggi infatti si leggono soltanto da notizie di stampa quindi non da dati ufficiali delle proposte pervenute al Governo dall'Antitrust che riguardano principi come il raddoppio delle licenze attuali attraverso l'assegnazione gratuita aggiuntiva a chi già ne è titolare; l'eliminazione di due importanti principi che oggi governano il settore, quello della territorialità, cioè dell'esercizio dell'attività limitatamente al territorio riferito alla licenza rilasciata dall'ente locale e soprattutto l'eliminazione delle tariffe definite unilateralmente dai comuni. Mi sento di interpretare l'idea di fondo della proposta dell'Antitrust, cioè quella che il libero mercato si possa sviluppare ovviamente in un quadro tariffario liberamente definito dagli operatori. Non siamo ancora a conoscenza di quali siano le eventuali scelte del Governo e riteniamo quindi che per dare un giudizio compiuto sugli effetti e sulla equità della riforma annunciata sia necessario attendere il testo effettivo proposto dal decreto annunciato per il 20 di gennaio.
Nel merito delle considerazioni espresse nei giorni scorsi da parte della vicesindaco Giannini sulla positività delle liberalizzazioni in generale per l'economia e nello specifico dall'assessore Monti per quanto riguarda le licenze taxi, il sindaco e la Giunta ritengo tali dichiarazioni condivisibili perché fanno riferimento ai benefici generali che deriverebbero da un aumento delle licenze per gli utenti del servizio. Tuttavia su questo specifico argomento e più in generale sul tema liberalizzazioni, ad esempio quello relativo agli orari degli esercizi commerciali, intendiamo aggiungere un giudizio di inadeguatezza su ogni provvedimento che privi radicalmente i comuni di un potere di coordinamento e di condivisione, che a nostro avviso è il modo più efficace per evitare che misure generali prescindano poi dalla concreta organizzazione della vita quotidiana nelle città. Per altro sul tema specifico dei taxi ricordiamo che Bologna sulla strada della condivisione e del coordinamento e della analisi consapevole di quali sono i limiti del sistema attuale e di come deve essere migliorato è stato uno dei pochi comuni a realizzare pochi anni fa un aumento delle licenze condiviso con le associazioni e sindacati".


Il consigliere Carella si dichiara non soddisfatto.

Il consigliere Tomassini si dichiara non soddisfatto.
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