Bologna, 22/12/2015

CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO DELLA CONSIGLIERA FERRI (PD) SUL BILANCIO DI GENERE


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Di seguito, l'intervento della consigliera Mariaraffaella Ferri (PD) nel corso della seduta odierna del Consiglio comunale sul Bilancio di Genere.

"Grazie Presidente,
siamo dunque all’approvazione dell’ultimo Bilancio di previsione di questa Consiliatura e come già altri colleghi hanno sottolineato, anch’io mi compiaccio del fatto che siamo tornati all’iter ordinario di Bilancio che prevede l’approvazione entro il mese di dicembre, senza dover ricorrere alla pratica dell’esercizio provvisorio che tanto ha rallentato ed appesantito l’attività amministrativa degli ultimi anni. Anche per questo mi unisco ai ringraziamenti per il lavoro svolto alla Vice Sindaco, agli Assessori, ai Dirigenti e a tutto il personale dei Settori che ha consentito di giungere a questo buon risultato.
Vorrei anche ringraziare per il lavoro di questi anni, lunghissimi e brevi al contempo, il Presidente della II Commissione, il collega Marco Piazza, per l’attenzione puntuale e rigorosa che mai ha fatto mancare nella conduzione dei lavori; in particolare lo ringrazio per il sostegno dato alla sperimentazione del Bilancio di Genere del Comune di Bologna, tema sui cui desidero soffermarmi in questo mio intervento, anche per illustrare i contenuti dell’Odg - collegato all’Odg 361 - che sottopongo al Consiglio per valorizzare e promuovere questa buona pratica amministrativa, anche in prospettiva metropolitana.
Non è una novità per il Comune di Bologna occuparsi di Bilancio di Genere; già dal 2008, grazie al lavoro dall’équipe dell’Area Programmazione, Controlli e Statistica, diretta dal dottor Bovini, è possibile effettuare la lettura integrale dei dati statistici e di settore disaggregati per genere, accedendo alla sezione Rendicontazione sociale del Sito web comunale.

La sollecitazione ad innovare e implementare la pratica del Bilancio di Genere del Comune è arrivata, nel corso di questo mandato, dalle Associazioni che partecipano al Tavolo delle politiche di Genere istituito dal Sindaco e coordinato dall’Ufficio Pari Opportunità e tutela delle differenze.
La sfida, pienamente accolta dagli Uffici che hanno elaborato la nuova versione del Bilancio di genere comunale - e per tutti vorrei qui ringraziare Gabriella Cioni e Manuela Corazza, per il grande impegno dedicato – la sfida, dicevo, è stata quella di collegarlo al processo generale del Bilancio dell’Ente e al Ciclo della Performance comunale, connotando così il Bilancio di Genere come strumento di analisi e valutazione delle politiche ritenute a maggior impatto per la qualità della vita di donne e uomini, come processo di individuazione delle priorità su cui sviluppare possibili azioni di miglioramento e, in prospettiva, come strumento guida per decidere l’ allocazione delle risorse. Ricordo che l'approfondimento e' stato fatto sui temi della Qualità urbana, della Legalità e della Sicurezza, e dobbiamo prendere atto che dalle donne di Bologna arriva ancora la richiesta di più servizi e di più asili nido, difficilmente di più telecamere e credo che come consiglieri se ne debba tener conto.
L’altra caratteristica peculiare della nuova sperimentazione del Bilancio di genere, sviluppata in questo mandato, è stata la partecipazione diretta al processo di elaborazione delle Associazioni – a partire da quelle che lo hanno sollecitato – dei Gruppi di interesse ed infine della Cittadinanza in senso ampio.
La sperimentazione ed il processo partecipativo sono iniziati ad aprile 2013, con la presentazione del Piano della Performance al Tavolo comunale delle Associazioni.
Fra ottobre 2013 e marzo 2014 è stata realizzata la prima rilevazione, tramite questionario, per individuare le Aree e i Programmi, relativi alle 5 Linee di mandato, su cui concentrare il lavoro di miglioramento.
In questa fase sono state progressivamente coinvolte: 4 Associazioni (Medicina Europea di Genere, Orlando, Progetto Donna e UDI), 24 partecipanti al Corso universitario “Donne Politica e Istituzioni” ed i/le dipendenti del Comune che hanno accolto l’invito a testare il Questionario di valutazione dell’impatto di genere, condiviso nell’ intranet comunale.
La seconda fase della rilevazione è stata invece effettuata attraverso la rete civica Iperbole e ha coinvolto 268 cittadini (34% maschi e 66% femmine) che hanno espresso la loro valutazione sulle 14 aree di intervento e i 10 programmi che erano risultati, nel primo step, a maggior impatto di genere.
I risultati complessivi del Questionario sono stati poi presentati pubblicamente ad ottobre 2014; la stessa cosa è avvenuta per quella e per le successive elaborazioni di marzo e novembre 2015 anche nelle udienze conoscitive promosse congiuntamente dalla VII e dalla II Commissione consiliare.
Una buona pratica amministrativa quella del Bilancio di Genere che ha dunque coinvolto ed interessato tutti i settori comunali, le associazioni e, più in generale, la cittadinanza, in un processo virtuoso di altissima qualità, sia per il metodo di lavoro utilizzato che per i risultati raggiunti.
Una buona pratica che necessita però di essere ulteriormente implementata, forse un po’ semplificata, certamente integrata con altri strumenti e progetti d’eccellenza in uso nel nostro Comune, primo fra tutti il Progetto UrBes, sul benessere equo e sostenibile nelle città, ma in prospettiva anche con il Bilancio partecipato che, dal prossimo mandato amministrativo, si realizzerà nei Quartieri.

Il mio auspicio è che progressivamente si affermi e si consolidi a tutti i livelli la cultura della rendicontazione, la capacità di rendere conto delle scelte fatte e dei risultati raggiunti, in termini di quantità e di qualità ma anche d’ incremento del benessere e della soddisfazione dei beneficiari - uomini e donne - e dei diversi soggetti interessati, quali associazioni, imprese ed organizzazioni sociali cittadine.
Spero che questo auspicio sia condiviso dall’intero Consiglio e che si possa manifestare con un voto positivo e spero unanime all’Odg presentato per promuovere la pratica del Bilancio di Genere del Comune di Bologna. Grazie".
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